È notizia di ieri: Polignano a Mare è stata nominata città turistica più accogliente del mondo. Ora mi chiedo: passi per la mancata nomina a capitale della Cultura di Trani ( abbiamo le risorse artistiche ma non quelle umane evidentemente, a cominciare dalla componente istituzionale che avrebbe dovuto preparare il terreno per quell’obiettivo, tra idee, progetti e valorizzazione effettiva a 360 gradi, non solo degli amici degli amici). Ma dico, che ci voleva ad essere nominata città più accogliente del mondo, al posto di Polignano? Con tutto il rispetto per quest’ultima che evidentemente ha lavorato bene in questi anni, a cominciare da una impeccabile gestione dei parcheggi (vista e provata personalmente), primo passo per accogliere dignitosamente un turista e regalargli serenità.

Dopo di questo, dico, dove sbaglia Trani nel mancare obiettivi che, dato il suo enorme potenziale artistico e culturale, architettonico, urbanistico e paesaggistico, potrebbe centrare senza problemi?

Che forse qualche ristoratore spenna ancora clienti tra forestieri e turisti ritenuti polli? Che forse uno per trovare un parcheggio d’estate deve ancora penare? (vedi sopra). Che ancora oggi il turista resta con l’ansia che gli possano rubare l’auto? Se avete risposto sì alle domande qui sopra, togliamoci il cappello e facciamo i complimenti a Polignano.

Però questa Trani, al di là di questo tipo di riconoscimenti che hanno il loro valore formale, quando sarà matura per accogliere con dignità, scegliere una propria identità, promuovere un suo marchio in Italia e all’estero, che vada al di là della singola ospitata di qualche scappato di casa… Quando tornerà a far sentire ben accolto il turista, sin dal suo arrivo in stazione, senza che trovi pisciatoi a cielo aperto? Quando lo farà sentire di nuovo sicuro di avere un’assistenza sanitaria completa, in caso di bisogno, e non una stabilizzazione e via, di corsa a qualche chilometro di distanza, col timore di non farcela? Quando finirà la puzza maleodorante che avvolge spesso e volentieri la Città? Pure quello non è certo un benvenuto per chi viene a visitarci e potrebbe investire i suoi soldi in un possibile soggiorno tranese.

Mi piacerebbe che alle prossime elezioni i futuri aspiranti amministratori (perché sugli attuali abbiamo perso da parecchio le speranze…), si pongano questo tipo di problemi, questo tipo di domande e non facciano i soliti giri paraculi per i quartieri e tirino fuori tutto il “corredo” elettorale buono per l’occasione paracula. Birre comprese…