Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex consigliera comunale Mariagrazia Cinquepalmi:
«Il diritto alla salute dovrebbe avere la priorità su tutto e riguardare tutti.
Ricordo quando il Sindaco Bottaro e l’allora assessore all’ambiente di Gregorio ripetutamente dichiaravano urlando “vogliamo porre la parola FINE sulla discarica”.
Oggi, nessuno si preoccupa di quello che stanno decidendo, sia a livello comunale che regionale, della discarica di Trani, chiusa nel 2014 per gravi problemi di contaminazione del sottosuolo e della falda dovuti a numerose fratture della parete del terzo lotto.
Le rotture della barriera impermeabile hanno causato il passaggio del percolato nel sottosuolo.
Nonostante il permanere di tali gravi problematiche la Regione Puglia ha previsto l’utilizzo proprio del terzo lotto per continuare a conferire rifiuti fino a 1.000.000 mc. inserendolo finanche nel Piano Regionale dei Rifiuti Urbani.
Ne’ tantomeno questa amministrazione si è preoccupata di evidenziare che, ad oggi, dopo 8 anni, le operazioni di bonifica e impermeabilizzazione delle pareti laterali per impedire il passaggio del percolato non sono neppure iniziati.
Ma non è tutto!
Qualcuno ha deciso di eliminare dagli interventi progettuali già approvati e finanziati la previsione di chiusura definitiva del terzo lotto che allo stato lo rendono inidoneo alla ripresa del conferimento dei rifiuti.
Ma si sa, prima gli interessi economici di qualcuno e poi la tutela del territorio e della salute di tutti.
Quindi, oggi la situazione è la seguente, da un lato è in corso la messa in sicurezza finalizzata alla risoluzione delle problematiche di contaminazione sussistenti, dall’altro, qualcuno ha già deciso che il terzo lotto deve essere riaperto nonostante le gravi e irrisolte problematiche.
La riapertura della discarica non comporterebbe sicuramente una diminuzione della Tari, come molti vorrebbero far credere, ma piuttosto un probabile aumento delle patologie legate alla contaminazione della falda acquifera e del sottosuolo».