La Corte d’Appello di Bari ha confermato le sentenze di primo grado, dopo il rito abbreviato celebratosi a Bari il 17 luglio 2018, per l’omicidio del pregiudicato tranese Antonio Mastrodonato, avvenuto il 12 febbraio 2017 in via Superga. Ribadite dunque tutte le condanne per i quattro imputati. Nel complesso 53 anni di carcere. Pena più alta a carico di Giulio Vitolano, colui il quale sparò a Mastrodonato con conferma della condanna a 16 anni e 6 mesi di reclusione. Pena anche più alta di quanto richiesto dal sostituto procuratore della Dia di Bari. Di poco inferiore la pena inflitta ad Alessandro Corda e Albi Duda, riconosciuti come suoi complici, per i quali sono stati confermati i 16 anni di reclusione a testa, per concorso nell’omicidio. Anche qui una pena più alta della richiesta del pm che fu di 14 anni.

Confermati anche i 4 anni e 6 mesi per Alessandro Brescia, amico di Mastrodonato ed accusato del tentato omicidio di Vitolano, per il quale la pubblica accusa, in primo grado, aveva richiesto 6 anni. Non c’è aggravante mafiosa, ma per Vitolano, Corda e Duda resta la premeditazione. Per questo la loro condanna è stata superiore a quella richiesta dal Pm. L’omicidio, lo ricordiamo, sarebbe maturato nell’ambito di uno scontro fra gruppi criminali emergenti per il controllo dei traffici illeciti sul territorio.