Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini per manipolazione del mercato a cinque top manager di Deutsche Bank Italia oltre allo stesso istituto di credito. Il reato contestato dal pm di Trani, Michele Ruggiero, si riferisce al periodo gennaio-luglio 2011. La notifica di conclusione delle indagini, in genere, precede anche la richiesta di rinvio a giudizio.

Sono indagati gli ex vertici dell’istituto di credito: l’ex presidente Josef Ackermann, gli ex co-amministratori delegati Anshuman Jain e Jurgen Fitschen, l’ex capo dell’ufficio rischi Hugo Banziger, e Stefan Krause, ex direttore finanziario. Al centro dell’indagine la “massiccia” vendita “nel brevissimo termine”, da parte della Deutsche Bank, di 7 degli 8 miliardi di euro di titoli di Stato italiani che all’inizio del 2011 aveva in portafoglio, vendita che fu compiuta – secondo quanto era scritto nell’avviso di garanzia – con “condotte artificiose, a carattere informativo ed operativo, da ritenere manipolative del mercato”. La vendita – secondo il pm Ruggiero – ha alterato il valore di mercato dei titoli stessi perchè è stata fatta violando la normativa in vigore. L’istituto di credito da tempo afferma che l’indagine è “priva di fondamento”.