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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Michele Scagliarini, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Trani:

«Il trend in crescita della BAT, con Trani prima città della provincia, in termini di presenze nei primi otto mesi del 2025, potrebbe essere considerato un dato positivo; ma se si analizzano i dati in modo più attento e approfondito, al fine di fare un’analisi puntuale per costruire una valida prospettiva turistica per Trani e per l’intero territorio, allora i dati si dimostrano deficitari sotto diversi aspetti.

La crescita della BAT, pur sempre ultima provincia pugliese per presenze, si inserisce in un contesto, quale quello regionale, caratterizzato da un trend positivo, mentre la città di Trani, prima della provincia, è soltanto 25ª a livello regionale; con altre città della Puglia che, negli ultimi anni, sono cresciute maggiormente, superandola. Ancora, la BAT è ultima per numero di eventi e iniziative culturali, quasi sempre slegati fra loro e senza una minima regia comune.

Ciò evidenzia forti limiti nella pianificazione e programmazione turistica degli ultimi anni, con un’offerta frammentata e non strutturata.

Inoltre, l’attuale tessuto socio-economico, la crisi di alcuni importanti settori produttivi della nostra città e l’analisi dei dati relativi all’impatto economico generato dal turismo, fanno sì che tale settore non sia più da considerarsi una semplice opportunità ma, di fatto, una necessità su cui puntare in modo più strutturale.

Dunque, diventa assolutamente necessario avviare una pianificazione di lungo termine, accompagnata da una programmazione di eventi, identificabili e caratterizzanti, costruita sull’intero anno; organizzare un’adeguata accoglienza turistica; fornire maggiore supporto al turismo convegnistico, utile alla destagionalizzazione; valorizzare la ristorazione, autentica eccellenza, e i prodotti tipici locali; ideare percorsi archeologici, fra Monastero di Colonna e “Trani sotterranea”; valorizzare il centro storico e i suoi principali monumenti; sostenere i contenitori culturali presenti; porre maggiore attenzione al turismo nautico, che presuppone una vera riorganizzazione dell’area portuale (ecco l’importanza di un Piano Regolatore del Porto, oggi mancante). Tutto ciò, ovviamente, supportato da adeguati servizi turistici.

Ancora, è assolutamente necessario avviare un percorso di maggiore condivisione e collaborazione fra tutti i comuni della BAT e i relativi assessori alla cultura e turismo, creando una sinergia che possa portare ad una concreta crescita dell’intero territorio. Un modello di collaborazione che, in passato, era stato avviato con il progetto di marchio d’area “Puglia Imperiale” e con la relativa istituzione del Sistema Turistico Locale, riconosciuto dalla stessa Regione Puglia.

Un percorso di coordinamento che oggi torna ad essere una tappa obbligata, anche alla luce del riordino del sistema turistico regionale, avvenuto con l’approvazione dell’articolo 5 della Legge Regionale n. 15/2025, che ha dato avvio alle DMO Puglia (Destination Management Organization): un nuovo modello di governance turistica adottato dalla Regione Puglia.

In tale contesto, Trani – per storia, tradizione, vocazione, numeri e riconoscibilità – deve divenire il comune capofila di questo nuovo percorso.

Il potenziale c’è, le capacità anche: serve però avere una visione differente e fare sistema».