Un film crudo in tutta la sua verità: la storia di un ragazzo che vive nascosto in un camper con una bambina sottratta alla famiglia, costretta a girare dei video che vengono diffusi su gruppi di pedofili. Un’agente del Centro nazionale di contrasto della pedopornografia segue le tracce per ritrovare quella bambina e riportarla dalla sua famiglia. E’ il film “Un confine incerto”, proiettato a Palazzo San Giorgio, a Trani, nell’ambito dei quattro giorni di incontri, mostre e iniziative della Questura BAT per parlare dei rischi del web, soprattutto per i più giovani.

Il film è stato mostrato a studenti, docenti e associazioni, affinché tutti ne sappiamo parlare. Presente la regista Isabella Sandri.

Nel contrasto ai pericoli della rete legati, in particolare, alla pedofilia, anche il ruolo della famiglia può essere decisivo. Spesso i segnali allarmanti ci sono e bisogna saperli cogliere.

Il servizio.