Estorsione attraverso la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”. E’ l’accusa a carico di due pregiudicati andriesi, uno con dimora a Trani e l’altro nella città federiciana, arrestati dalla Polizia di Stato poichè ritenuti responsabili di 4 distinti episodi estorsivi.

Coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani e svolta dalla Squadra Investigativa del Commissariato di Trani, l’attività ha avuto origine dalla vicenda consumatasi nel settembre del 2023 ai danni di un agricoltore tranese, a cui i due uomini avevano estorio denaro per riottenere il veicolo precedentemente rubato. I militari hanno dunque ricostruito il fatto accertando il collaudato modus operandi del “cavallo di ritorno” appurando, peraltro, che l’episodio denunciato era stato già preceduto da tre analoghi posti in essere dai due pregiudicati, che agivano nelle campagne di Trani e di Bisceglie. In sostanza, una volta sottratto il mezzo, la vittima di turno veniva ricontattata dai ladri che imponevano il pagamento di un riscatto per la restituzione, oscillante dai mille ai tremila euro.

Sulla scorta delle prove raccolte, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha formulato la richiesta al Gip che ha così emesso il provvedimento cautelare, con conseguente arresto e trasferimento dei due nel Carcere di Trani.