Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Alessandro Moscatelli, presidente del Comitato pro Archivio di Stato Trani:

«Quale referente del Comitato pro Archivio di Stato a Trani sento il dovere di chiarire, ancora una volta, come stanno le cose sulla questione dell’Archivio di Stato, anche per le inesattezze riferite dall’assessore, dott. Carlo Laurora, il quale deve spiegare alla città il motivo per il quale, pur essendo stato acclarato che la istituzione della sede provinciale dell’Archivio di Stato fosse destinata a Trani già dal 2008 e pur in presenza di una delibera del consiglio comunale di Trani in tal senso, nella conferenza permanente provinciale per l’istituzione degli uffici periferici dello Stato abbia rimesso in discussione il tutto.

Si riporta il testo del verbale della conferenza permanente tenutasi il 20.06.2024:

“… il Prefetto chiede se, allo stato, vi sia la possibilità di accettare che venga stabilita la sede a Barletta, con una sezione a Trani. L’avv. Buzzanca (direttore dell’Archivio) riporta che riferirà gli esiti dell’incontro al Direttore Generale, con cui discuterà della proposta avanzata. Il dott. Laurora afferma che il Comune di Trani potrebbe accettare questa soluzione.

I cittadini devono anche sapere che, per conoscere l’esito della conferenza permanente, l’avv. Alessandro Moscatelli, quale referente del comitato, aveva fatto richiesta di accesso agli atti al Comune di Trani, senza sortire esito alcuno. Tale richiesta è stata poi inoltrata alla Prefettura da cui è stato estratto il verbale.

L’art.1 comma 4 della legge istitutiva della sesta provincia pugliese, se è vero che prevede la formale istituzione dell’ufficio periferico dello Stato con delibera del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro dell’Interno, è vero anche che prevede che il governo deve tener conto nella dislocazione degli uffici periferici delle vocazioni territoriali delle città. Inoltre, lo Statuto della BAT ha individuato la vocazione territoriale della città di Trani come POLO GIURIDICO – FINANZIARIO – CULTURALE – SCIENTIFICO – TURISTICO (art.1 comma 2).

Siamo nella fase della individuazione sul territorio degli uffici periferici dello Stato di cui il Presidente del Consiglio, sentito il Ministro dell’Interno, deve tener conto ai fini della istituzione dell’ufficio. Erra, quindi, l’assessore quando afferma che la scelta della sede provinciale dell’Archivio di Stato non dipende dal territorio. L’assessore tenta inutilmente di sottrarsi alle sue responsabilità

Se così fosse, perchè esiste la conferenza provinciale permanente per gli uffici periferici dello Stato? Perchè il Ministero della Cultura, come comunicato al comitato, è in attesa di una decisione del territorio? Perchè il Consiglio Comunale ha deliberato acchè il Sindaco di Trani manifestasse la volontà di istituire a Trani la sede provinciale dell’Archivio di Stato?

Si rammenta che nell’ottobre 2021, la conferenza permanente provinciale per l’istituzione degli uffici periferici dello Stato, si era già espressa in favore di Barletta senza alcuna opposizione del Sindaco ed il Comitato pro Archivio di Stato è nato proprio per contrastare questa decisione protestando a tal punto da ottenere l’assenso del Consiglio Comunale, dopo aver dimostrato che nel 2008 era stato già indicata dal Ministero e dal Commissario Capriulo, la città di Trani come sede provinciale dell’Archivio di Stato.

Il dott. Carlo Laurora ha disatteso l’indirizzo espresso dalla massima assise cittadina e, piuttosto che evocare fantasmi, dovrebbe dare immediatamente le dimissioni».