Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma Raffaella Merra, Azione Trani:
«Il pericolo corre sulle giostrine situate nella villa comunale. A farmelo notare sono stati i genitori che quotidianamente portano i loro bambini a giocare in villa e che mi hanno perfino inviato le foto per far sì che potessi denunciare il degrado che continua ad essere perpetrato in quello che una volta era il giardino sul mare.
Una segnalazione che in qualità di politico e di ex assessore all’ambiente e al verde pubblico sento di fare mia perché non sono mai stata indifferente alle problematiche dei tranesi come fa ls maggior parte dei rappresentanti istituzionali.
Da assessore ho sempre pensato alla incolumità dei bambini che giocavano in villa. Ho sempre fatto in modo che la villa pullulasse di fiori e di verde ben curato, sempre pulita ed in ordine.
È inconcepibile da parte di questa amministrazione comunale non predisporre controlli periodici al parco giochi dove ogni giorno centinaia di bambini salgono sulle giostrine per divertirsi in spensieratezza senza percepire il pericolo a cui possono andare incontro.
Di persona ho constatato che i bambini sull’altalena siedono su seggiolini tenuti da catene agganciate a perni arrugginiti e al limite della tenuta. Un papà mi ha fatto notare che lo scivolo non è stabile e che basta poco per essere ribaltato.
I tappetini anticaduta non ci sono più, le strutture in metallo delle giostre sono completamente arrugginite e le panchine languono. L’aiuola posta di fronte all’ingresso principale della villa dovrebbe essere il bigliettino da visita e invece è un ricettacolo di rifiuti con poco più il la’ l’eterna impalcatura della chiesa di San Domenico e subito dopo un bagno chimico per lavori in corso.
Giusto perché mi piace essere sempre informata vorrei suggerire al primo cittadino (Meste Ferrette, proeime u laeve e pau u mette) di invitare Amiu a passare anche dalla villa comunale dove il decoro da tempo è stato usurpato.
Comunque ben tornato sindaco. Scusate la digressione! E ben tornato anche all’amministratore di Amiu e con lui torna ad essere chiamato anche il personale per due mesi pur di non pagare gli straordinari ai dipendenti regolarmente assunti con concorso pubblico… del resto, però, siamo già in campagna elettorale. Dimenticavo uscendo dalla villa comunale ho avuto l’impressione che “l’orologio segnasse luna e dieci da due anni in qua…”. Come mai? Sarà il caldo!».