Un evento per celebrare la vita e le opere di uno dei più insigni inventori della storia moderna, ma anche per ispirare le nuove generazioni a perseguire la ricerca e l’innovazione tecnologica. A 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il cui telegrafo senza fili rivoluzionò per sempre il modo di comunicare in tutto il mondo, l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori ha inaugurato questa mattina nella villa comunale di Trani l’affascinante mostra dal titolo “Spatia devinco, disiuncta coniungo”, che si rifà al celebre motto dell’Arma delle trasmissioni. A fare gli onori di casa il presidente ANGET sezione “Monte Caccia”, il Ten. Colonnello Mauro Lastella. La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente fino a martedì prossimo, con il pieno coinvolgimento di tanti giovani studenti.
Di particolare pregio, all’interno dell’attività realizzata grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano Brigata Pinerolo, i pezzi esposti dal collezionista Generale Francesco Tria, unitamente a quelli provenienti dal “Museo Nazionale della Radio-collezione Giarletti”. Coinvolta nella mostra anche l’Associazione Radioamatori Italiani di Bari e Trani.
Precursore di tutti i moderni sistemi di comunicazione che utilizzano le trasmissioni senza fili, Premio Nobel per la fisica nel 1909, Marconi – come rimarca lo stesso Tria – fu un autentico visionario dall’esistenza avventurosa.