Saremmo tentati, dopo aver letto della nuova “retata” di arresti di ieri tra Bari e provincia, di utilizzare una famosa frase cara al gergo e alle titolazioni giornalistiche facili, all’indomani di operazioni giudiziarie come quelle di ieri che hanno coinvolto decine di persone, tra note e meno note, per ipotesi di reato di varia natura: “Qui viene giù tutto?”. Se il sindaco Decaro è stato il primo a dire di non meravigliarsi dobbiamo quindi prepararci ad aspettarci di tutto? Nel frattempo che venga giù tutto, se verrà, tra gli arrestati ai domiciliari, oltre al sindaco di Triggiano e Sandro Cataldo, di cui ormai sapete tutto, con le contestuali dimissioni della sua consorte, Anita Maurodinoia, nella foto col sindaco Bottaro, sia da assessore regionale, sia dal Partito democratico, insieme a svariate decine di persone, non passano inosservati tre arrestati (sempre ai domiciliari). È bastato un piccolo approfondimento, una breve ricerca per scoprire che anche Trani, in maniera indiretta, viene lambita da questa vicenda.

Ed in effetti, come dicevamo, tra gli arrestati ai domiciliari ci sono l’avvocato Vito Perrelli, con i suoi due figli, Leo e Piergiorgio Andrea, rispettivamente marito e figli della prof. Rosa Pastore (che non è tra gli indagati), che per circa otto anni, dal 2015 al 2023, è stata Amministratore Delegato della “nostra” Stp, ente che come ben sapete ha un attore di rilievo (anche) nel Comune di Trani che contribuisce, nelle scelte, alla composizione del cda. Lo riportiamo come ulteriore informazione per i nostri lettori.