Ci voleva la foto (bruttatella assai, ma ignoro chi sia l’autore) con la palma secca, l’assessore Cecilia che sicuramente se non fosse stata impegnata nel ruolo istituzionale avrebbe scattato una delle sue suggestive foto in bianco e nero, con Alessandro Borghese per far inalberare i tranesi? Inalberare in effetti è verbo pericoloso di questi tempi, visti tutti gli abbattimenti in atto.

La cagnara social si scatena con la pubblicazione dei primi video e foto di Alessandro Borghese ospite a Trani per girare una puntata del suo programma che mette in competizione quattro ristoranti del territorio. Di qui il nome. Ora, palme secche a parte che immortalano l’ospite con accanto il pessimo biglietto da visita, il problema è che anche stavolta sti’ tranesi non possono vedere un ospite, uno di fuori, un’attrazione diversa dal solito, un diversivo rispetto alla magra routine imposta dalla quotidianità, che subito non capiscono più nulla. Questa è la mancanza di vere politiche culturali che porta tutta questa gente a stare a digiuno di eventi e, nell’astinenza, appena vedono qualcuno o qualcosa che altera il loro tran tran quotidiano, si lasciano andare a ruota libera, complice anche questo bendetto “sciuquaridd” (giochetto) rappresentato dai social.
Che significava infatti, una volta che morbosamente ne erano venuti a conoscenza denigrare i locali protagonisti della trasmissione? Buttare sentenze e giudizi magari senza nemmeno averli frequentati, denigrare il lavoro dei proprietari perché nella rosa non c’era il proprio ristorante preferito? La politica di Trani è morta, ok, la Sanità pure, tanto altro ancora ce lo siamo giocato. Ma pure i tranesi non si sentono molto bene…