Più ho seguito, studiato, analizzato la parabola, il percorso e la fine di Michele Zecchillo, ex dirigente tecnico di Amiu, più me lo rivedevo come un potenziale protagonista, un personaggio del mondo di Leonardo Sciascia, celebre scrittore siciliano del Nocecento.
La letteratura di Sciascia si è concentrata infatti su temi che hanno toccato la vita di Zecchillo: la ricerca della verità, l’analisi del mondo della Giustizia, in particolare con le sue distorsioni e contraddizioni che si abbattono sugli uomini, fino a parlare di una “letteratura dello strazio”, ed infine, il tema della morte.

Sin dalla controversa vicenda giudiziaria che aveva colpito Zecchillo, avevo intravisto i barlumi di una vicenda fosca, difficile da decodificare e soprattutto da rapportare ad una persona onesta e trasparente come lui.

Il paradosso che conduceva poteri tecnici, amministrativi e politici a toccarsi (Sciascia ancora presente e vale oggi per i campi della Sanità o della stessa Magistratura – ho riportato giorni fa esempi di processi a tecnici tranesi che sono anche in politica, sponda PD, in particolare, eternamente rinviati) il paradosso, dicevo che fa lambire poteri tecnico amministrativi e politici, aveva portato al licenziamento di Zecchillo da Amiu, contestualmente alle accuse rivoltegli.

Col senno di poi, all’indomani dell’assoluzione soprattutto, sopraggiunta solo due mesi fa, quel provvedimento appare come minimo sproporzionato, come un lembo sporcato ad una camicia immacolata.

Purtroppo la gioia per quell’assoluzione per Michele Zecchillo è durata troppo poco. Già colpito dalla malattia, la sofferenza ha “inghiottito” tutta la vicenda, ma anche la sua persona, fisicamente parlando, portandosi nell’adilà da una parte la soddisfazione per aver riguadagnato quell’immagine tersa e nitida, immacolata come la camicia di cui sopra, agli occhi dell’opinione pubblica, immagine in verità mai persa, ma dall’altra l’amarezza per una felicità troppo breve e non più condivisibile con la sua famiglia, alla quale è stato sempre legatissimo e alla quale è stato strappato nel giro di poco tempo.

La rubrica “Barba e Capelli” tornerà domani.