La classifica stilata dalla Bit che certifica le presenze e gli arrivi nelle maggiori città turistiche della Puglia non vede Trani nemmeno tra le prime quindici. É un’immagine, un dato che stridono con l’abitudine da parte dei nostri amministratori, ed in particolare quelli attuali del Centro sinistra, di vantarsi spesso sul nulla. Di parlare di servizi, che poi languono, di dare numeri ad ogni piè sospinto, di organizzare eventi senza un ritorno permanente sul territorio. Faccio un solo esempio su tutti: la mortificazione della Darsena, i mancati introiti, l’incapacità di valorizzarla, ed entrare in un circuito di presenze “pesanti”, nel senso di un’utenza che porti presenze e soldi. Secondo esempio: le zone a traffico limitato senza un coordinamento e raccordo coi ristoratori e gli albergatori (con navette e parcheggi ad hoc a supporto). Si va ogni anno alla Bit per la solita passerella ma Trani raccoglie sempre “picc”.. dalla Bit che ci fa apparire fighi alle proverbiali “capocchie” effettive che poi ci rimangono. Ed in una settimana è la seconda volta che devo ricorrere a questa immagine finale. Non abbiamo una programmazione a lungo termine anche in questo settore come in altri anche perché a Palazzo abbiamo dirigenti che restano per poco tempo e poi vanno via; sanno che a Trani la loro stagione sarà sempre breve e rinunciano a programmare in modo ampio, organico, a lungo ed a lunghissimo termine. Ciò di cui avrebbe bisogno Trani: una semina seria che poi permetta un raccolto abbondante.