Nell’ultimo consiglio comunale Antonio Loconte ha raccontato che per opporsi all’ingresso in maggioranza di Tommaso Laurora con relativo gruppo, aveva mandato coi suoi colleghi di lista eletti, dal Sindaco, il proprio assessore di riferimento, ovvero Lucia De Mari a dimettersi. Io sinceramente non me la vedo la De Mari che si fa mandare da Loconte & co. a dimettersi e torna indietro con i pezzettini della lettera di dimissioni stracciata dal Sindaco (così narrano i retroscena di Palazzo, in merito allo strappo intendo.
Ora, che Tommaso Laurora e consiglieri fosse ormai organico alla maggioranza bottariana si era visto e capito da un pezzo. Non capisco dunque lo stracciarsi delle vesti sulla pubblica piazza da parte di Loco e co, con assessore che va pure a dimettersi. Perché non lo hanno fatto subito, ossia da quando Laurora e co avevano fatto più che un ingresso formale in maggioranza, ossia avevano mantenuto il numero legale, salvando di fatto la faccia dell’Amministrazione bulgara ma non troppo, anzi bulgaro napoletana?

Il vero problema è questo ora: con quale spirito affrontiamo un’estate, stagione centrale per turismo e soprattutto Cultura, per la quale la stessa De Mari ha la delega dopo le coerenti dimissioni di Francesca Zitoli? Con quale spirito Trani, già aspirante Capitale della Cultura, con quale voglia di programmazione e rilancio in un settore cruciale per noi, affronta i prossimi mesi con un’assessora che era stata mandata a dimettersi ed è tornata coi coriandoli di Bottaro in mano, nuovo optional e gadget per il prossimo Carnevale tranese?