Riceviamo a pubblichiamo integralmente una lunga nota a firma dell’avv. Angelo Nigretti, Amministratore Delegato Amet s.p.a. di Trani che prende spunto in particolare da un articolo di ieri a firma di Giovanni Ronco per concentrarsi sulla situazione dell’azienda e chiedere un confronto all’amministrazione comunale. Di seguito la nota integrale.

«Leggendo gli articoli delle testate giornalistiche e i post sui social inerenti la festa del 1° maggio mi sembra opportuno, nella mia qualità di Amministratore Delegato di AMET s.p.a. ma, soprattutto, di Datore di Lavoro di oltre 70 dipendenti con famiglie a carico, mettere in evidenza quanto segue.

In questi pochi mesi di gestione della storica azienda partecipata del Comune di Trani, il nuovo CDA sta affrontando scelte vitali per continuare la storia dell’Amet e, conseguentemente, garantire il rapporto di lavoro a tutti i propri dipendenti ma sempre, e soprattutto, nell’ottica di garantire un servizio efficiente ai nostri cittadini.

Forse non tutti sanno che nel 1908, data della nascita dell’allora AEM (azienda elettrica municipalizzata), veniva prodotta in Piazza Plebiscito l’elettricità necessaria per illuminare le lampadine della pubblica illuminazione di Trani quando, invece, nello stesso anno, nella città di New York, ove risiedeva e lavorava Thomas Edison, l’illuminazione delle strade avveniva ancora a gas.

Tanto mi fa pensare, con grande rammarico e dispiacere, allo “scippo” della pubblica illuminazione fatta ai danni dell’AMET s.p.a in un momento storico in cui non vigeva un Consiglio di Amministrazione e, quindi, non vi era una voce a tutela di tutti i dipendenti dell’Azienda.

Parlo di scippo perché dalla lettura delle carte non comprendo il motivo di farlo proprio in quel momento storico per esternalizzare un servizio “storico” svolto da sempre dall’AMET.

Sappiamo l’esito di tale esternalizzazione, come si legge dai giornali o lo si sente per le strade buie di Trani dagli stessi cittadini.

Come Amministratore non riesco ancora a comprendere quale sia stata la motivazione di tale esternalizzazione, peraltro a società ove di recente si sono sentire voci inquietanti di vicende giudiziarie a carico dei proprietari di tale società, così come la motivazione dal punto di vista di guadagno economico da parte dell’Amministrazione Comunale.

I certificati bianchi che oggi, non si sa a chi vanno a finire, sono maturati per l’efficientamento energetico dei lampioni già da soli permettono la stessa entrata economica dell’operazione fatta!!    

Ma c’è di più.

Oggi l’Amet spa, e di tanto ne rivendico ufficialmente la proprietà degli impianti, non ha avuto alcun ristoro da tale perdita ne tanto meno ha avuto (forse non esiste ancora) l’ufficialità della cessione degli impianti stessi rimanendone ancora responsabile, civilmente e penalmente, da ogni eventuale danno a terzi dagli impianti stessi.

Quale Amministratore Delegato di Amet s.p.a. invito oggi l’Amministrazione comunale ad un immediato tavolo di confronto il cui intento sarà, solo ed unicamente, quello di riprendere tale servizio avendo l’Azienda tutte le capacità, sia intellettive che di forza lavoro, competenti per tale attività da sempre svolta nell’interesse della collettività dei cittadini di Trani.

Il nuovo CDA sta, in questi giorni, approntando anche importanti scelte nella continuità e vitalità dell’Amet nel settore elettrico.

In questo settore ci sono scadenze imminenti inerenti sia l’inizio del mercato libero della vendita di energia elettrica sia la scadenza della concessione della distribuzione in capo all’Amet spa.

Scadenze che ci vengono imposte dalle Autorità nazionali quali il Ministero e l’Arera alle quali abbiamo, come CDA, il DIRITTO/DOVERE di trovare la soluzione che permetterà all’Amet e ai suoi dipendenti la continuità della storia della nostra Azienda e il posto di lavoro.

Non comprendo, invece, come le scadenze prossime della sosta a pagamento (30.6.2024) e della darsena comunale (31.12.2024) ci vengano imposte dallo stesso Socio unico dell’Amet spa in chiaro danno anche all’occupazione di una parte dei dipendenti dei settori.

Io ritengo che il passato di ciascuna persona sia importante perché ci fa comprendere gli errori fatti e non ripeterli più nel presente e nel futuro.

Mi chiedo, allora, se per la Pubblica Illuminazione l’esternalizzazione  non ha dato il risultato prospettato perché, oggi, dobbiamo ripetere gli stessi errori con la sosta e la darsena?

Il servizio della sosta a pagamento, ad oggi, è sempre stato produttivo per il Socio grazie alla competenza e professionalità acquisita del Dirigente del settore e dei suoi subalterni ottenendo risultati ottimi ed utili positivi ad ogni esercizio finanziario.

Non ricordo, infatti, di aver letto recensioni negative sul servizio di sosta a pagamento.

Oggi l’Amet, pur sapendo della scadenza del servizio della sosta e della imminente apertura della stagione estiva, conferirà, a giorni, l’incarico ad una ditta (di Trani) per il rifacimento della segnaletica orizzontale delle strisce blu oltre ad aver, da pochi giorni, assunto altri 3 ausiliari della sosta a supporto delle storiche 5 unità iniziali in conseguenza dell’aumento del numero degli stalli sul lungomare e nel piazzale di Colonna.

Tutto questo solo ed esclusivamente per dare un servizio efficiente alla città di Trani ma, soprattutto, ai numerosi (lo si spera) turisti che verranno nella nostra città e saranno il nostro passaparola per descrivere oltre la bellezza naturale anche l’efficienza dei servizi della nostra città.

E per rendere ancora più efficiente tale servizio il CDA di Amet, oggi, è in grado di affrontare, attraverso un tavolo di confronto con l’Amministrazione Comunale e con il Comandante della Polizia Municipale, al quale vanno peraltro tutte le entrate delle contravvenzioni elevate dagli ausiliari della sosta, per l’annosa questione della carenza dei parcheggi con un proprio progetto senza arrecare alcun danno ai residenti tranesi o far ricorso a terze figure nell’ottica dell’economicità del servizio.

Posso affermare, con tranquillità, che l’AMET s.p.a ha tutte le capacità, oramai acquisite nei precedenti anni, per poter CONTINUARE tutti i servizi pubblici affidati potendo adempiere, in accordo con l’Amministrazione, alla predisposizione, anche con proprie autonome risorse, di nuovi e moderni parcheggi e mantenendo gli stessi prezzi attualmente vigenti che, peraltro, risultano essere più bassi rispetto a quelli delle città limitrofe.

Lo stesso discorso vale per la Darsena Comunale ove l’Amet, anche in questo settore, ha idee e progetti per rilanciare il servizio che attualmente svolge per valorizzare il porto di Trani, fiore all’occhiello della nostra città».