Non c’è più un solo indagato ma sono al momento cinque le persone presenti nel fascicolo d’indagine del Tribunale di Trani sulla morte del giovane chef Raffaele Casale. L’allora 29enne morì dopo un incidente con la sua moto su via Martiri di Palermo nella notte tra il 15 ed il 16 agosto del 2017. Da allora non si è mai arrivati ad un colpevole per quell’incidente ed anzi c’è stata una prima archiviazione ed una successiva riapertura delle indagini a cui sono seguite già due nuove richieste di archiviazione da parte della Procura respinte dal giudice. Una vicenda giudiziaria su cui pesa sicuramente la caparbietà della famiglia dello chef allora 29enne che in quella nottata di ferragosto di sei anni fa stava rientrando nel centro di Trani dopo aver lavorato ed una prima tappa in una villa fuori città con amici.

Ma adesso sarà tempo di incidente probatorio come deciso dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Roberta Moramarco, a seguito della decisione del giudice per le indagini preliminari, Lucia Anna Altamura, che lo scorso 12 aprile ha rigettato nuovamente la richiesta di archiviazione formulata dal Pm disponendo nuove indagini per un periodo di sei mesi.

E questa volta nell’inchiesta ci finiscono anche quattro fra dirigenti e funzionari comunali oltre ad un ex amministratore di AMIU. Alla base della decisione ci sarebbe infatti la valutazione necessaria dello stato di manutenzione e della pulizia della sede stradale, della pista ciclabile, delle alberature, della pubblica illuminazione e dei segnali stradali che in quel momento caratterizzavano il punto in cui ci fu l’incidente. Tutti elementi più volte denunciati dal papà di Raffaele e cioè Felice che non ha mai creduto alla casualità bensì a fattori esterni che avrebbero provocato la caduta e la morte di suo figlio. Quinta indagata è una donna di 40 anni già presente da tempo ormai nel fascicolo d’inchiesta poiché alla guida di una vettura che procedeva quella notte su via Martiri di Palermo in prossimità della moto guidata da Casale. Per tutti l’iscrizione nel registro degli indagati è con l’accusa di concorso in omicidio stradale. Nei prossimi giorni si saprà la data in cui ci sarà l’incidente probatorio che dovrà cristallizzare alcuni elementi. In particolare l’esatta dinamica dell’incidente con le condizioni esterne presenti in quel punto ed in quella notte di sette anni fa.