Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Francesco Laurora, segretario del movimento politico Ambientalisti Tranesi:
«Il TAR Puglia, con sentenza N° 589 del 02/05/2022, si è definitivamente
pronunciato sul ricorso proposto dalla Holiday srl contro il Comune di Trani, e,
accogliendo lo stesso, ha dichiarato l’annullamento della nota-diniego del
01/12/2021 del Dirigente dell’Area Urbanistica, Demanio ed Ambiente del
Comune di Trani, perché “priva di motivazioni”. Inoltre il Comune di Trani è
stato condannato al pagamento delle spese di lite pari a 1.000,00 euro.
La Holiday srl con istanza del 08/03/2019 aveva chiesto al Comune di Trani il
“cambio di destinazione d’uso con conseguente rilascio del permesso a
costruire”. In pratica la società titolare dell’ex Hotel Holiday riteneva di non
dover continuare l’attività ricettiva, ed intendeva trasformare la struttura di Via
De Robertis in fabbricato per civile abitazione.
Ne seguiva il c.d. “silenzio” da parte dell’amministrazione comunale, per cui,
valendo tale silenzio come rifiuto, la Holiday srl si rivolgeva al Tribunale
Amministrativo Regionale, che, con sentenza del 05/10/2021 dichiarava
l’illegittimità del “silenzio”. Successivamente, a causa dell’inerzia del Comune
di Trani, la società proprietaria ricorreva nuovamente al TAR Puglia per
chiedere la nomina di un “commissario ad acta”. Il Comune di Trani,
costituendosi in giudizio, dichiarava che la competenza sul provvedimento
spettava al Consiglio Comunale, e che ne era stato convocato uno allo scopo.
Senonchè il Sindaco Amedeo Bottaro, disponendo della delega all’Urbanistica,
in sede di Consiglio Comunale ritirava la sua proposta di deliberazione,
dichiarando che la materia era di competenza del Dirigente Comunale
all’Urbanistica, il tutto contrariamente a quanto asserito nella dichiarazione
resa nella memoria difensiva presentata al TAR. Forse in quel momento il
Sindaco ha temuto che qualche consigliere di maggioranza in fibrillazione non
avrebbe alzato la manina al comando per approvare la sua deliberazione? Il
Dirigente Comunale Gianferrini, investito della decisione, rigettava l’istanza
della Holiday srl sic et simpliciter, adducendo l’unica motivazione che
sull’immobile gravava il “vincolo alberghiero”, costringendo così la società
proprietaria a ricorrere nuovamente al TAR Puglia, ottenendo così la sentenza
favorevole sopra citata.
Secondo il nostro avviso il Dirigente Comunale Gianferrini avrebbe invece
dovuto:
1) Rimettere la decisione al Consiglio Comunale perché la materia è di
competenza di tale Organo, in quanto il Consiglio Comunale aveva deliberato
il provvedimento urbanistico endogeno al Piano Regolatore Generale
dell’epoca;
2) Rigettare l’istanza della società proprietaria, poiché nella stessa non erano
stati indicati i motivi per i quali si richiedeva l’autorizzazione (ad esempio: i
dati dei bilanci degli ultimi 5 anni dal 2015 (data della sospensione dell’attività
alberghiera); la relazione dell’Amministratore Unico sulle ragioni
dell’antieconomicità del prosieguo dell’attività; i dati inerenti alla domanda di
ricettività turistica nella città di Trani e nei paesi limitrofi, e la conseguente
offerta da parte delle strutture esistenti; eventuali tentativi di alienare la
struttura a terzi con il proseguimento dell’attività; il verbale di intervento dei
Vigili del Fuoco relativo all’incendio divampato nell’albergo nel 2015, con
indicazione delle cause e dell’entità danni registrati; il potenziale economico
della Società in merito ad una ristrutturazione per riparare i danni subiti
dall’incendio; un’eventuale perizia asseverata di un tecnico per dimostrare
l’antieconomicità di una ristrutturazione; le motivazioni che hanno portato ad
attendere ben 4 anni per presentare l’istanza in questione al Comune di Trani.
Riteniamo che la contestazione alla società proprietaria delle mancanza di
motivazioni e di chiarimenti avrebbe consentito al Comune di Trani di
motivare ampiamente il proprio diniego, e di difendersi con larghe possibilità
di successo in sede giudiziale. Inoltre, nella fattispecie in esame, riteniamo che
il Sindaco (con delega all’Urbanistica), essendo un Avvocato, “non poteva non
sapere” qual’era il giusto iter da seguire.
Ad oggi non sappiamo se la sentenza del TAR Puglia è stata appellata al
Consiglio di Stato dal Comune di Trani, oppure se si è definitivamente alzata
bandiera bianca nei confronti della società proprietaria.
Per queste ragioni noi Ambientalisti Tranesi siamo a chiedere le dimissioni del
Sindaco Bottaro e del Dirigente Comunale dell’Area Urbanistica Gianferrini».