«A ben guardarli sembrano cippi funerari su cui potremmo incidere le parole “QUI GIACE IL BUON GUSTO”. Raccolgo lamentele da parte di miei concittadini che stanno assistendo inermi alla devastazione di marciapiedi per la installazione di armadietti di strada per telecomunicazioni, che rendono la città una masseria del profondo sud. Un esempio emblematico di questo orrore urbano lo si può riscontrare in via Postumia angolo corso Italia, zona centralissima, frequentatissima e di notevole passaggio, ove risultano installati in fila ben quattro di questi armadietti». Lo scrive in una nota il consigliere comunale della Lega, Gianni Di Leo.

«Ho l’impressione che tra i gestori della telecomunicazione si sia aperta una gara a chi fornisce per primo il servizio internet veloce utilizzando la tecnologia FTTH (fiber to the home), cioè la fibra ottica che poi arriverà alla presa domestica dell’utente finale.
Ora sta installando TELECOM, ma poi arriverà FASTWEB, OPEN FIBER, VODAFONE.
Ora cosa fanno le imprese esecutrici?

Scavano e poi buttano frettolosamente del catrame a freddo da sacchetto e se ne vanno, lasciando i cippi funerari alla vista dello sconcertato cittadino. Lo sviluppo della concorrenza per telefonia e internet non potrà che portare vantaggi a noi consumatori, ma non possiamo tollerare questo “farwest dell’armadietto”, con uccisione sistematica del buon gusto.

Il Comune deve regolare questa attività impattante, effettuare sopralluoghi preventivi, verificare il rispetto del codice della strada per le larghezze dei marciapiedi, valutare sistemi di mimetizzazione, individuare aree apposite, altrimenti ci ritroveremo con una decina di armadietti in fila per ogni marciapiede.

Insomma l’amministrazione della sinistra impiantista-disboschista, oltre ad annunciare i mega progetti IOFARÒ22, si degnasse anche delle piccole grandi cose che danno qualità alla città».