Mi meraviglio dell’arguzia e dell’acutezza dei tranesi che stavolta non hanno colto la vera intenzione dell’Amministrazione tranese che, ponendo sulle spiagge sassi acuminati si propone il primo vero progetto per una nuova politica culturale: cambiare i modi di dire dei tranesi.

Avendo recepito la noia per i soliti incontri con gli autori vari, hanno deciso d’imprimere una vera svolta: il primo detto tranese che cambierà sarà il famoso “vai a schiacciare i ricci col…” in “vai a schiacciare i sassi col…”. E uno è fatto. Lo vedete che con un po’ d’inventiva si possono imprimere vere novità al panorama culturale?

Fuori dalla sfumatura satirica peccato che la storia dei sassi sia solo una punta (ahia) minima del problema coste. A parte il fatto che un po’ il dinamismo del mare e della costa (mezza citazione del sindaco non guasta) un po’ i lavori da terminare porteranno la soluzione. Nelle carte di riferimento si parlava sin dall’inizio del 60 per cento di materiale di scarto (quello che ora si vede) e del 40 di pietre più levigate (quindi i lavori non sarebbero ancora terminati). Poi con qualche mareggiata le punte acuminate saranno levigate, giusto il tempo che entri in voga il nuovo motto di cui sopra e lo si insegni alle nuove generazioni.
Il vero problema è se verranno debellati i sospetti scoli fognari abusivi dalle ville (gli espropri ci aiuteranno secondo me a scovarli) nel mare, puntualmente marrone a giugno, guarda caso. L’altro problema è se ci saranno i benedetti accessi al mare su tutta la costa (non solo a Sud) e se tutti potranno usufruire del mare, anche chi non può permettersi i lidi. Per non parlare dello stucco sul muretto a secco a Colonna… Altro che sassi…