Puzza a tutte le ore, discarica da accompagnare fino alla fine (questo l’ho già sentito), Amiu da resettare, raccolta differenziata porta a porta da rivedere, nodo guardie ambientali, strade sporche e inciviltà latente. Cosa avrà spinto Pierluigi Colangelo, dal sottoscritto preannunciato con molto anticipo nella sua nomina, ad accettare l’incarico di assessore all’ambiente che, a volerlo fare bene, richiederà autentici super poteri?

Al di là delle garanzie che possono avergli dato Bradibottaro e l’amico Michele Chioma svolazzante Di Gregorio, noi ci aspettiamo davvero tanto da Colangelo. Ci sono aspettative enormi perché lui è stato il vero sacerdote ortodosso dell’ambiente a Trani, dal “tempio” pagano, laico di Legambiente. Lui Colangelo è sempre stato la mente, a mio modo di vedere, dell’ambientalismo duro e puro, più di quello di Di Gregorio, spesso, negli anni, sfumato, quest’ultimo, nelle polemiche e nelle viuzze del piccolo potere tranese.

Colangelo vai e risanali, se non chiediamo troppo. Ci sarebbe da igienizzare (brutto termine ora di successo grazie all’era Covid), non solo l’ambiente inteso come aria, acqua, terra, ma la politica tutta. Vasto programma: devi proprio indossare i super poteri, caro Pierluigi…