Se avessimo saputo che sarebbe bastato buttare a mare la Lum e metterla in condizione di lasciare Trani per racimolare una panacea da tutti i mali e sistemare tutte le situazioni precarie preesistenti, avrebbero dovuto darsi da fare prima i nostri amministratori, ed il contesto cittadino, perché l’università privata facesse i bagagli per tornarsene a Casamassima.

Prima il Liceo, ora la Provincia. E vabbè, ma allora avremmo potuto metterci le orchestre della villa, il nuovo cinema Impero, i nuovi premi delle migliori aiuole della villa, il nuovo acquario con pesci ben rimpinzati, visto che ora arriva il nuovo lido . E ancora (cit. Assessora): il nuovo mercato ortofrutticolo, una nuova scuola di tango o zumba (buono per gli svariati voltagabbana che zompano dal cdx al csx a seconda dello schieramento che offre le migliori tavole imbandite e poltrone e che presenta il cavallo meno scalcinato). Una raccolta indifferenziata in cui far confluire tutto il gomitolo avviluppato delle eterne situazioni irrisolte tranesi.

A saperlo prima, potevamo ingoiare comunque la figura di quelli che snobbano una università, per sistemare gli affari nostri. Dopo anni di nominata da vitazzuoli, intellettuali o pseudo tali e flaneur incalliti, ora vediamo una vera svolta: scarpe grosse cervello fino questi tranesi…