«Ora basta, i poliziotti penitenziari pugliesi non ce la fanno più». Domani mattina a Bari il Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria) ha organizzato un sit-in eclatante davanti al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria, in via De Gasperi, proprio a fianco della casa circondariale a partire dalle 10. Gli agenti, per protesta, consegneranno le chiavi delle 10 carceri della regione (Altamura, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Lucera, San Severo, Taranto, Trani, Turi) al Provveditore, poi strapperanno il contratto e gli accordi sindacali poiché, fa notare il segretario nazionale del Sappe Federico Pilagatti, sono stati «violati in ogni loro parte, a partire dagli orari, dai carichi di lavoro, dalla igiene, sicurezza e salubrità, dai riposi, dalle ferie ecc».

Il Sappe ha già denunciato in passato «alla politica ed all’amministrazione penitenziaria, la grave situazione lavorativa e di sicurezza che attanaglia le carceri pugliesi che sono le più affollate di detenuti della Nazione. A ciò l’amministrazione ha risposto con il ridimensionamento degli organici della polizia penitenziaria, ridotto di oltre 600 unità negli ultimi 20 anni. Tutti i Capi Dap venuti in Puglia hanno preso atto della situazione, hanno promesso però mai nessuno ha fatto nulla, per cui ci troviamo con carceri in cui la sicurezza, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali è uguale a zero. E purtroppo i fatti – ricorda Pilagatti – lo stanno a testimoniare con i tumulti scoppiati nel mese di marzo 2020 in quasi tutte le carceri pugliesi, con il disastro determinato dalla clamorosa evasione di 73 detenuti dal carcere di Foggia, cosa mai accaduta in una nazione democratica. E poi ancora le aggressioni continue ai poliziotti da parte dei detenuti che si sentono padroni delle carceri, il continuo ritrovamento di sostanze proibite e mini telefonini, per finire alla rocambolesca evasione di Trani nei giorni scorsi. Nemmeno di fronte a tutte queste situazioni il Dap – sottolinea – ha ritenuto di prendere provvedimenti per cui è giunto il momento di dire basta». Per questo domani è stata convocata la manifestazione.

«La richiesta di partecipazione da parte dei colleghi è stata impressionante – evidenzia Pilagatti – poiché centinaia di persone erano pronte a muoversi da ogni angolo della regione in quanto sono esasperati, purtroppo però abbiamo chiesto di non venire in massa alla manifestazione, poiché le norme anticovid vietano assembramenti, per cui ci sarà una rappresentanza di tutte le carceri a testimoniare il grande disagio che si vive nelle carceri pugliesi”. Il Sappe consegnerà al Provveditore regionale anche le chiavi delle carceri pugliesi, “un gesto che per ora è solo simbolico, ma che se non ci saranno risposte serie, diventerà concreto con i poliziotti che presenteranno in massa le dimissioni».