La chiamerò con uno pseudonimo inventato: lady E. E come euro. Poi vi spiegherò perché.

La storia è però purtroppo vera e racconta di una giovane donna tranese, intraprendente e abituata a sacrificarsi. Anni fa lady E lavora a Trani nel settore ristorazione. La pagano 15 euro al giorno, a fronte delle ore di lavoro previste normalmente, fra turni e sfruttamento.

Apriamo una parentesi: in questi giorni infuria a Trani (così come in tutta Italia) la polemica sul personale che non si trova, specie nel settore ristorazione. Si lotta a colpi di post e veleno, con poco pane (cit. Totò: Pasqua’ qua si mangia pane e veleno).

Si lotta fra chi sostiene che il reddito di cittadinanza ha fatto da deterrente rispetto al reclutamento, fra chi dice che i datori di lavoro pagano troppo poco, quindi sfruttano, e con questi ultimi che si difendono ricordando i tanti casi di personale poco esperto che dovendosi ancora fare le ossa, può sfruttare a sua volta una chance accettando qualcosa di meno, ma imparando un mestiere, con l’aggravante, poi, di casi di gente che si presenta sul posto di lavoro in modo indecoroso “strafatta o con abbigliamento poco consono o senza saper fare porzioni, sfilettare il pesce o mescere, perennemente in ritardo, con professionalità zero”, quindi non meritevole di “paga alta”, come ci confida un ristoratore tranese.

Lady E però era ed è brava, è un’ottima cameriera e non rientra nella categoria dei negligenti. È puntuale ed impeccabile, una risorsa aggiunta per il suo datore di lavoro, che però la pagava, appunto, 15 euro a giornata. A Trani.

Alla fine ecco la svolta. Cinque anni fa Lady E fa le valige e da Trani si trasferisce in Olanda, dove, sempre nel settore ristorazione, esprime tutte le sue qualità, come a Trani, con una differenza: la paga è di 15 euro all’ora e la sua carriera conosce un’ulteriore promozione: da semplice cameriera diventa responsabile del personale in un ristorante italiano. E le mance fioccano: con parte di queste può pagarsi l’affitto. La sua tenacia e le sue qualità sono state premiate. Non a Trani, non in Italia. In Olanda.

Da 15 euro a 15 euro. Di qui lo pseudonimo che ho ritagliato su di lei. Storia di lady E, storia di una professionalità valorizzata. Dopo una “fuga” forzata. Peccato. Il nostro territorio e la nostra società si mettano una mano sulla coscienza: il papà di questa ragazza ha sofferto molto all’inizio per il distacco dalla figlia ed a malincuore l’ha lasciata partire. Un vero peccato perdere queste opportunità. Da 15 euro a 15 euro. Non credo che lady E sia l’unica. Da cinque anni lady E è felice in Olanda. E noi restiamo a polemizzare sul personale che non si trova e sul viscidissimo terreno del reddito di cittadinanza…