Nicolino Albanese e sua moglie Vincenza. Dal 1960 in poi furono gli assoluti protagonisti di un’avventura commerciale riuscitissima e tra le più apprezzate del nostro territorio: la trattoria La Brace. Lui, Nicolino, uomo di poche parole ma impeccabile nel servizio offerto alla numerosa clientela tra i tavoli e la cucina. Lei, la sua consorte Vincenza, abile e apprezzata cuoca, capace di regalare una cucina fatta di sapori antichi e veri, decisi, indimenticabili. E infatti indelebili nella memoria di chi scrive, sono rimasti gli odori ed i sapori stessi di questo luogo simbolo della Trani che lavorava ( e lavora) con successo, richiamando buongustai del luogo e forestieri. Quest’anno ricordiamo il sessantesimo anniversario dall’apertura de La Brace. Per tutti gli anni 70 e 80, ero solito andare a pranzo e cena molto spesso coi miei genitori in questa trattoria, vero scrigno della tradizione gastronomica della nostra città.

Nicolino era sempre lì ad accoglierci con un sorriso appena abbozzato e modi cortesi , all’insegna della sobrietà. Il locale era più piccolo rispetto ad oggi. C’era un’unica sala, con la cucina a ridosso, divise dalla solita “nicchia – barca” che mostrava il pescato fresco del giorno. Era dalla cucina che arrivava quell’odore di pietanze al forno e, appunto, brace.

Oggi le regole europee impongono maggiori distanze, per la sicurezza, cappe aspira odori ed ambienti più asettici. Quel profumo forte e inebriante che si sentiva fino sulla strada adiacente, corso Imbriani, mi è rimasto vivo nelle narici. Oggi, in un locale più ampio e rimodernato, ma sempre rispettoso della discrezione e della buona educazione da parte del personale, porta avanti l’attività con onore e qualità il figlio di Nicolino, Umberto Albanese. Stesso carattere del padre, stessa attenzione.

Oggi La Nicchia prosegue la tradizione della cucina tranese. Nelle foto che pubblichiamo, gentilmente forniiteci da Umberto, la semplicità e la compostezza di Nicolino e Vincenza, fermano un ricordo piacevole di una Trani onesta e rispettosa del prossimo. Orgogliosa del proprio lavoro.