Sono passati ormai diversi anni dall’ultimo dragaggio del fondale del Porto di Trani. I disagi per questo mancato e ritardato intervento stanno procurando difficoltà alle imbarcazioni e spesso, come riconosciuto dall’Amministrazione tranese, alcune di dimensioni più grandi, sono costrette, sempre per il cattivo stato dei fondali, a raggiungere altri porti. Come ci riferisce il nuovo assessore ai Lavori pubblici e vice sindaco, Fabrizio Ferrante, sono state invitate 36 aziende, attraverso il MEPA a presentare un’offerta per lo svolgimento di lavori preliminari, propedeutici al dragaggio stesso, con carotaggi del fondale per capire natura e sostanza degli elementi accumulatisi. «Non si poteva più aspettare – sottolinea Ferrante, da noi contattato dopo aver raccolto le numerose lamentele dei cittadini – e questa del dragaggio del nostro Porto è diventata una priorità sociale, con un occhio di riguardo per l’economia (il lavoro dei motopescherecci) e per il turismo (le grandi imbarcazioni di privati)».

Necessario, aggiungiamo noi, questo dragaggio “ampio”, anche per una questione igienico sanitaria, che verrà ulteriormente valutata dal carotaggio preliminare di cui ci ha parlato Ferrante per procedere all’utilizzo di strumenti ed interventi ad hoc.