Dopo la pubblicazione del mio articolo di ieri su Trani News 24 City, “La notte dei bidoni viventi”, molto discusso, sui nodi della Raccolta differenziata, anche un esponente della maggioranza, che preferisce mantenere l’anonimato, ha voluto dire la sua. È giusto che il cittadino senta tutte le campane, per poi farsi un’idea, ma soprattutto in attesa che si giunga ad una soluzione.

Il nostro interlocutore esordisce: «Esistono due diverse città. Quella del centro storico e delle piccole e medie palazzine dove, come in moltissime città nelle quali si fa il “porta a porta”, ciascuno in maniera ordinata e disciplinata espone il proprio mastello giornalmente. E poi – continua – il mondo dei condomini, in cui alcuni amministratori, a cuor leggero, hanno creato nei condomini la falsa aspettativa di non dover fare nulla perché c’era chi, con 4 soldi, avrebbe messo i bidoni la sera, per poi toglierli, lavarli e custodirli per poi nuovamente esporli davanti a ciascun condominio».

Il rappresentante dell’amministrazione, che ha deciso di confidarsi in esclusiva col vostro cronista, parla senza mezzi termini: «Sarebbe stato sufficiente fare una domanda a queste “super aziende”, sull’organizzazione del lavoro per capire che sarebbe stato più facile andare sulla luna», sibila ironico e sottolinea: «La cosa peggiore è che questi incauti amministratori hanno consegnato centinaia di bidoni a queste “super aziende”, che ad oggi non li hanno ancora restituiti». E aggiunge: «Poi, a mio modo di vedere, c’è un altro mondo, ovvero quello dei palazzi in cui gli stessi condomini, a turno, si sono presi l’onere di portare fuori il bidone alle 20 per poi ritirarlo in tarda mattina. Ovvero quello che in piccolo accade per ciascuno di coloro che vivono in piccole palazzine».

Il nostro interlocutore, anonimo componente della maggioranza è ormai un fiume in piena, a metà colloquio: «Poi c’è il mondo di quei condomini gestiti da amministratori molto meno incauti che si sono limitati ad appaltare un servizio decisamente più fattibile in cui queste aziende si limitano solo a portate fuori il bidone e riportarlo la mattina (in sostanza quello che fa un condomino a turno lo fa un soggetto esterno pagato per questo)». Il colloquio volge al termine: «Infine c’è il mondo dei condomini amministrati bene nei quali l’amministratore avendo ben letto il regolamento della differenziata approvata in Consiglio Comunale, non avendo spazio nei portoni, in sostituzione dei 5 bidoni ha richiesto i soli 2 bidoni multimateriale, risolvendo così il problema».

Infine il rappresentante dell’amministrazione chiosa: «Amiu non può sostituirsi agli utenti dei grandi condomini. In primo luogo perché non è possibile entrare nella proprietà privata ed in secondo luogo perché altrimenti ci sarebbe un aumento dei costi che porterebbe un aumento della tari anche per chi, abitante di una piccola palazzina, ogni sera porta il suo mastello per poi riportarlo su ogni mattina; al contrario Amiu si è dichiarata disponibile a gestire singolarmente gli specifici problemi che dovessero sorgere con soluzioni puntuali offrendo la massima collaborazione».

Alla fine, in questo scenario di contrapposizione tra Amministratori di condomini, Amiu e cooperative, resta una considerazione che cogliamo da un rappresentante dell’opposizione: «Penso che il passo successivo, in questa storia, sarà l’aumento immediato dei costi alle cooperative, (in alcuni casi sorte dal nulla e “ad arte”) le quali, nel tempo, divenute indispensabili, faranno cartello imponendo ed aumentando progressivamente il loro costo, praticamente un nuovo business. Dovremmo avere sgravi per la raccolta differenziata e il passaggio da tassa a tariffa, invece avremo solo ulteriori costi».

Dopo “La notte dei bidoni viventi”, ora potremmo scrivere: “Scene di lotta di classe nella Trani della Raccolta differenziata post elettorale”.