«Il ruolo di consigliere comunale che rivesto mi impone il controllo degli atti amministrativi che riguardano la città e i cittadini, cercando le soluzioni alle problematiche che si presentano, ma soprattutto ho il dovere di dare voce ai cittadini. Ed è per questi motivi  che, rischiando una querela da qualcuno che non ammette critiche costruttive, espongo un grave problema che rende del tutto difficile lo svolgimento della vita quotidiana in via Finanzieri». Parola ad Anna Barresi che incalza l’amministrazione comunale su di un problema di cui si era già occupata in precedenza.
«Ebbene già dal lontano settembre del 2019 – spiega Barresi – sottoposi all’assessore all’ambiente e ad altri organi la situazione dell’isola ecologica, dove venivano sversati rifiuti differenziati ed indifferenziati e, cosa grave, lasciati in contenitori a cielo aperto, vi lascio immaginare il fetore che, erano e che sono, tutt’ora, costretti a respirare i residenti. Dopo le rassicurazioni di un pronto intervento che sarebbe avvenuto di lì a breve, con varie modifiche che avrebbero interessato l’isola ecologica, pensavamo che il problema si fosse risolto, ebbene non è stato così».
«Ho ascoltato, nuovamente cittadini arrabbiati – dice la Barresi – che continuano a lamentarsi a causa di questo disagio e mi domando se sia  possibile gestire in questo modo la cosa pubblica, infischiandosene del bene della Comunità! Dopo queste ultime segnalazioni il 15 maggio ho ricontattato nuovamente l’assessore all’ambiente esprimendo il mio rammarico per le promesse non mantenute e pregandolo di passare ai fatti, come  da copione ho ricevuto le stesse raccomandazioni del 2019, ma a tutt’oggi nessun intervento è stato approntato per restituire la legalità e la dignità ai cittadini. Oggi mi vedo costretta ad esporre questa mala gestione».
«In qualità di rappresentante dei cittadini di Trani, quanto esposto verrà inviato alla polizia provinciale ed ai Noa, nella speranza che giunga una soluzione definitiva al problema che, l’amministrazione comunale, in un anno circa non è stata in grado di risolvere».