Il periodo prolungato di separazione del proprio figlio dal genitore detenuto, la paura di non rivedere più il proprio papà, il timore che il genitore possa ammalarsi in carcere, sono questi alcuni dei temi che possono amplificare la fragilità, l’ansia, l’apprensione dei bambini e portare ad una percezione distorta della realtà: è attivo da oggi “MagiCALLmbusa”, un servizio di supporto telefonico dello spazio ludico per i minori in visita ai congiunti detenuti “Magikambusa”.

«Il servizio – spiega la responsabile dott.ssa Annarita Amoruso – è rivolto a tutte le famiglie di persone detenute che hanno bisogno di una mediazione con i propri figli, durante il forzato e prolungato allontanamento a causa dell’emergenza Covid-19; l’impossibilità di incontrare il proprio genitore ha amplificato le già complesse problematiche connesse alla detenzione nel rapporto tra genitore e figlio».

Magikambusa ha avviato un servizio di supporto psicologico attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17.00 alle 18.30. Gli operatori, competenti e specializzati, saranno pronti a dialogare con le famiglie per costruire insieme delle risposte efficaci alle difficili domande dei bambini. Per stare più vicini ai bambini, l’equipe del centro continuerà a proporre tutte le attività ludico-didattiche sui canali social.