Ha chiesto informazioni al Comune di Trani sull’ordine cronologico (in entrata) della presentazione dei progetti Pue, con quale ordine siano stati poi esaminati dall’Ufficio Tecnico e dalla Commissione Urbanistica, e sui “tempi estremamente dilatati con cui le pratiche relative ai Pue vengono esaminate, o altresì non vengono esaminate affatto”: al consigliere comunale Maria Grazia Cinquepalmi ha risposto il dirigente dell’area Urbanistica, arch. Francesco Gianferrini, il quale afferma che  “in questo periodo di emergenza le attività amministrative di questa area sono praticamente sospese, tranne quelle che sono evidentemente urgenti ed indifferibili, così come previsto dai vari Dpcm”.

Eppure alla Cinquepalmi, e non soltanto a lei,  non pare che l’area Urbanistica sia “sospesa, a giudicare – sottolinea, dati alla mano – dalle Determinazioni, dai permessi a costruire, dalle concessioni demaniali, dai numerosi impegni spesa per cani e gatti feriti, dalle liquidazioni ad Amiu, pubblicati quotidianamente sull’Albo Pretorio del Comune di Trani”.

Insomma, per Maria Grazia Cinquepalmi l’area urbanistica “non può continuare a svolgere attività amministrativa senza dare la possibilità ai consiglieri comunali di potervi partecipare e di poter effettuare attività  di controllo attraverso interrogazioni e accessi agli atti”, e per questo chiede che il Segretario Generale (in qualità  di garante della Trasparenza e dell’Anticorruzione) “sospenda l’attività amministrativa o, in caso contrario, regolamenti lo svolgimento della stessa in maniera che tutti possano parteciparvi”, e al Prefetto che “regolamenti l’attività  amministrativa degli Uffici e l’attività  di controllo dei consiglieri comunali in questo periodo di emergenza”, dato che “i Dpcm non hanno disciplinato e/o limitato lo svolgimento dell’attività  dei consiglieri comunali né dell’Ufficio Tecnico”.

In particolare, in una lettera al sindaco, assessori e dirigenti al ramo, ma anche al presidente del consiglio comunale e al presidente della Cuc (centrale unica di committenza), la consigliera comunale aveva chiesto di poter conoscere quell’ordine cronologico di arrivo e disbrigo delle pratiche, sottolineando la non remota eventualità dei “ricorsi al Tar da parte dei proponenti, con conseguente nomina del Commissario ad Acta che è indotto ad assumere l’eventuale atto di approvazione sulla sola scorta della conformità dei parametri urbanistici, ma in assenza di una visione d’insieme ed organica di pianificazione urbanistica della città che tenga adeguatamente conto della dislocazione funzionale delle aree verdi e della viabilità principale. Aggiungo che tale prassi comporta condanna al pagamento di spese a carico del Comune e conseguentemente dei cittadini. Tale consuetudine genera danno erariale. In questa prassi che consente la sistematica dilatazione dell’esame delle proposte progettuali potrebbe intravedersi una compiacente volontà politica che richiederebbe adeguate giustificazioni”.

Cinquepalmi chiedeva inoltre “se vi sia la volontà politica di dotare l’Ufficio tecnico di un Ufficio di Piano che possa condurre adeguatamente l’istruttoria dei Pue al fine di guidare correttamente le successive fasi di approvazione. A tal proposito si rileva una palese contraddizione tra la dichiarazione di volontà dell’amministrazione di accelerare l’iter approvativo dei Pue ed il reale rallentamento delle convocazioni della Cuc”, ed anche “il calendario delle convocazioni della Commissione Urbanistica Comunale ed il numero delle pratiche sinora esaminate”. E poi “in merito alla Concessione demaniale marittima rilasciata dal Dirigente Gianferrini alla società Opera Prima di Melfi si richiede esplicitamente copia del progetto presentato dalla società. Inoltre, si richiedono le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione alla mancata adozione  di un procedimento ad evidenza pubblica poiché come recita una recente sentenza del Consiglio di Stato “anche i procedimenti tendenti al conferimento di una concessione di area demaniale marittima debbono ritenersi sottoposti ai principi di evidenza pubblica, dato che, in base alle norme comunitarie, presupposto sufficiente affinché si applichino i predetti principi è la circostanza che con la concessione di area demaniale marittima si fornisca un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato, tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai ricordati principi di trasparenza e non discriminazione”.

Dice Cinquepalmi che “in effetti, dalla mera lettura del giudicato emerge con chiarezza che ogni qualvolta una concessione demaniale possa comportare per gli operatori del mercato un’opportunità di guadagno, la selezione del concessionario deve avvenire nel rispetto dei principi di evidenza pubblica, regola che deve essere rispettata anche in tema di concessioni demaniali marittime”. Per Cinquepalmi in questo caso non sarebbe stato seguito “l’iter corretto pertanto si chiede la revoca della concessione”, invitando il Segretario Generale, quale garante della Trasparenza e della prevenzione della Corruzione “a sospendere i procedimenti amministrativi vista l’emergenza Coronavirus e considerata l’impossibilità di accedere agli uffici comunali per poter visionare la documentazione a supporto delle varie pratiche”.

Infine diffida Gianferrini “nella sua qualità  di Dirigente dell’Area Urbanistica, a fornire alla scrivente tutte le risposte e la documentazione richieste, nel termine di 30 gg. dall’invio dell’interrogazione/accesso agli atti del 10/4/2020, costituendo la presente diffida penale ex art. 328 c.p. II comma”.