Con il pericolo Coronavirus alla porta, bisogna chiudersi in casa ed uscire il meno possibile: un concetto ormai stra-diffuso, fatto rimbalzare attraverso ogni mezzo di comunicazione, che si rivela un consiglio utile a tutelare la propria salute oltre che quella degli altri. Certo una quarantena obbligata non è sempre facile da  superare ma, alla luce del disagio casalingo, sono molte le iniziative lanciate, in questo periodo, per cercare di rendere più piacevoli le ore trascorse tra le mura domestiche.

Lo hanno fatto anche i ragazzi e il personale sanitario e amministrativo della REMS di Spinazzola, la Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, che accoglie pazienti persone affette da disturbi mentali che hanno commesso reati. Una struttura sanitaria, facente capo alla Asl Bat, con funzioni terapeutiche e socio-riabilitative, aperta dal novembre del 2015.

L’idea degli ospiti della residenza è quella allietare il tempo passato in casa, dai grandi ma soprattutto dai più piccoli, durante questa emergenza sanitaria. Come? Raccontando favole. Non storie qualunque, ma alcuni dei più grandi classici di due maestri come Fedro ed Esopo.

È il progetto “Una favola al giorno” che vede come protagonisti i ragazzi ma anche il personale che opera nella struttura, che prestano la loro voce per narrare ai bambini (e magari anche ai loro genitori) le novelle classiche dei due storici scrittori.

Fiabe tra le più famose come “Il Corvo e la Volpe”, “La cicala e la formica” oppure “L’asino e il cavallo”, diventano un modo divertente per accompagnare le giornate di chi è costretto a rimanere sul divano per difendersi dal virus.

Le tracce audio, abbellite con divertenti illustrazioni dei protagonisti di ogni storia, si possono trovare sul canale YouTube della Asl Bt. Pochi minuti di ascolto per entrare magicamente nel mondo della fantasia e, magari, provare a dimenticare per un po’ questo momento difficile. Un dono dei ragazzi della REMS di Spinazzola, consegnato con un messaggio scritto su un bigliettino virtuale: restate a casa, perché il Coronavirus non è una favola.