Recupero macello progetto

L’intervento denominato “Recupero dell’ex Macello comunale da adibire a Cittadella dei giovani per la formazione e produzione di servizi ricreativi, associativi e telematici innovativi” per il quale il Sindaco Amedeo Bottaro ha annunciato l’arrivo di un finanziamento di 2 milioni di euro “riveste importanza preminente, in quanto agisce sull’immobile di proprietà pubblica, destinato a divenire attrattore per la socializzazione, servizi sociali e attività culturali, e creerà una piazza di quartiere in un area marginale (allo stato attuale motivo di degrado e disagio sociale), che a interventi di ristrutturazione urbanistica conclusi presenterà in ogni caso un’alta densità abitativa con crescente richiesta di servizi pubblici”.

Come si legge nella relzione al progetto da parte dell’ing. Di Donna “la sola area dell’ex macello comunale posta su via Romito, a ridosso del Castello Svevo, si estende su una superficie di oltre 20.000 mq, comprende le fabbriche dell’ex mattatoio e le relative stalle, e una serie di capannoni industriali in grave stato di fatiscenza a ridosso della costa. Tutto il complesso si trova in stato di abbandono da anni, causa fondamentale dello stato di degrado della struttura. L’area adiacente versa in pessime condizioni statiche ed ambientali: alcune coperture sono in lastre di cemento-amianto. Tale area dimessa è direttamente adiacente al promontorio dal quale si può ammirare lo stupendo scenario della cattedrale e del castello, fiori all’occhiello della città. In particolare l’intervento che si candida a finanziamento è il Recupero dell’ex Macello comunale da adibire a Cittadella dei giovani per la formazione e produzione di servizi ricreativi, associativi e telematici innovativi. Tale intervento risulta prioritario in quanto risulta essere l’edificio tra quelli a destinazione pubblica, già nella immediata disponibilità del Comune, da adibire a servizi per i residenti in un ambito urbano ove è pianificata la realizzazione di edifici residenziali in sostituzione degli ex opifici”.

L’idea vincente della proposta è stata quella di ridisegnare completamente tutto l’affaccio urbano sulla costa nord partendo dal recupero dell’ex macello comunale da adibire a cittadella dei giovani per la formazione e produzione di servizi ricreativi, associativi e telematici innovativi. L’area, posta su via Romito, a ridosso del Castello Svevo, si estende su una superficie di oltre 20mila metri quadrati e comprende le fabbriche dell’ex mattatoio e le relative stalle. Tutto il complesso si trova in stato di abbandono da anni.

In particolare la struttura si compone di quattro corpi di fabbrica. Il corpo principale del fabbricato sarà uno spazio associativo e ricreativo, dove si prevede l’insediamento di una laboratori di scrittura, lettura, fotografia, sale di ascolto, progettazione e design con indirizzo di sperimentazione di materiali e di tecniche legate alla carta, ceramica e oreficeria, sale per servizi di book-shop, eventi di vario tipo, mostre e conferenze. Prevista anche l’allocazione di una mediateca. L’intervento permetterà inoltre di rendere attrattiva l’area anche durante le ore serali, dando un importante contributo al processo di contrasto della marginalizzazione, di rivitalizzazione e di ripristino dell’importanza originaria di un ambito a breve distanza dal Castello. E se pensiamo che in quei pressi esiste anche l’ex distilleria Angelini, che potrebbe essere recuperata al pubblico, la rivalutazione della zona è  pressocchè completa.