«L’hanno definita “legge salva suicidi”, una norma che consente di creare dei meccanismi per gestire le crisi da sovraindebitamento ed evitare che uomini, donne, famiglie e piccoli imprenditori finiscano nella spirale della disperazione che conduce verso gesti tragici di cui le cronache, purtroppo, sono piene in questi anni difficili di crisi economica. La sigla è “Occ Trani” ed è il nome dell’associazione che mette insieme gli ordini professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani e che ha come obiettivo quello di gestire le crisi da sovraindebitamento e indicare una via d’uscita a chi si ritrovi a non poter più onorare i propri debiti». Intervengono così, in una nota congiunta, l’Ordine Avvocati Trani e i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani, attraverso le veci dei rispettivi presidenti, Tullio Bertolino e Antonello Soldani.

«L’esplosione dell’utilizzo del credito al consumo, ma anche le repentine perdite della capacità di reddito per frequenti crisi aziendali, il peso delle imposte che strangolano le piccolissime aziende, quelle personali e familiari, sempre più spesso causano l’incapacità di far fronte alle situazioni debitorie con Istituti di credito, finanziarie e persino con lo Stato. Un meccanismo che, in tante occasioni, genera il ricorso a piani di ristrutturazione del debito attraverso la contrattazione diretta del debitore con gli stessi istituti creditori. Cosa che genera, a sua volta, una spirale sempre più gravosa da cui difficilmente si riesce ad emergere e talvolta si giunge anche nelle mani degli usurai.

Nel 2012 il legislatore ha previsto un meccanismo che consente ad organismi appositamente formati di intervenire per ridare speranza a chi sia incappato in questa spirale e predisporre piani di pagamento del debito che siano pienamente compatibili con le risorse a disposizione dei debitori.

Ed è proprio qui che entrano in campo Avvocati e Commercialisti di Trani che hanno avviato un percorso di formazione di una settantina di iscritti che potranno far fronte alle tante richieste di aiuto che vengono presentate quotidianamente. Tanti gli esempi: piccoli imprenditori che hanno accumulato debiti con le banche per far fronte agli impegni aziendali e per pagare le tasse; uomini e donne che hanno contratto debiti con le finanziarie per acquistare piccoli beni di consumo, forti del proprio reddito e che invece, loro malgrado, si sono ritrovati senza reddito per la crisi dell’azienda per la quale lavoravano; famiglie che per salvaguardare i beni ereditati dai loro congiunti si sono fatti carico di mutui che alla lunga si sono rivelati insostenibili. In genere in tutti questi casi il primo passo è quello di rivolgersi direttamente ai loro creditori per ristrutturare il debito, allungandone i tempi. Ma, senza le opportune cautele e senza il supporto di specialisti, il più delle volte queste operazioni diventano l’inizio della fine: il debito cresce, con interessi sempre più alti, le rate diventano insostenibili ed alla fine ci si ritrova a non trovare più vie d’uscita.

Avvocati e Commercialisti, attraverso questo organismo di composizione per la gestione delle crisi da sovraindebitamento, invece, possono fornire tutti gli strumenti necessari per risolvere il problema. In casi estremi si può arrivare all’abbattimento del debito anche in percentuali massicce, oltre alla possibilità di spalmare le somme dovute in un tempo molto più lungo, con riduzione delle singole rate. Ma per far questo è necessaria una preparazione specifica. Ed il mese di febbraio è particolarmente intenso proprio per questo: per tre giovedì consecutivi, il 6-13 e 20 febbraio, infatti, presso la Biblioteca Storica dell’Ordine degli Avvocati, si ritroveranno i circa 80 “gestori di crisi” (tra avvocati e commercialisti) per approfondire alcune tematiche e per un utile confronto con Magistrati e Docenti Universitari che li stanno seguendo per garantire uno standard formativo di eccellenza da mettere a disposizione del territorio. E’ opportuno anche ricordare che si tratta di percorsi che prevedono, al momento terminale, la omologazione del Tribunale dei piani di pagamento. Cosa questa che garantisce il debitore che al termine del procedimento può essere tranquillo di aver trovato la soluzione più adatta per il proprio caso specifico.

Il prossimo obiettivo dell’Occ Trani sarà anche di stipulare convenzioni e protocolli d’intesa con Fondazioni ed Enti che si occupano di emersione dall’usura che potrebbero fungere da garanti nei confronti dei singoli creditori, consentendo così di strappare condizioni ancora più favorevoli. E a questo proposito l’Occ Trani si dichiara già disponibile fin d’ora ad avviare tavoli programmatici per raggiungere queste obiettivo.

«E’ una sfida importante che riteniamo di accettare consapevoli del ruolo di partner dei nostri clienti cui possiamo garantire professionalità di altissimo livello, appositamente formate e in totale accordo con la magistratura tranese, per affrontare in modo risoluto quella che rischia di trasformarsi in una vera e propria piaga sociale», dicono all’unisono il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani, Tullio Bertolino ed il suo omologo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani, Antonello Soldani (entrambi, a margine dell’appuntamento del 6 febbraio 2020 saranno a disposizione dei giornalisti per interviste sull’argomento) e la Consigliera Segretario dell’Ordine degli Avvocati, Paola Nasca».

 

Info Utili

Il Ministero della Giustizia, Dipartimento per gli Affari di Giustizia, in data 10 giugno 2019 ha disposto l’iscrizione dell’associazione tra gli Ordini Professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trani, denominata “O.C.C. di Trani”, al n.ro 216 della Sezione A del Registro degli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi dell’art. 4 co. 2 del D.M. 202/2014.

L’O.C.C. di Trani, costituito con atto a rogito Notar Paolo Porziotta di Andria del 05.11.2018 (Rep. n. 34.319 – Racc. n. 19.998), ha Cod. Fisc. / P. I.V.A. n. 08227920728, ed ha sede legale in Trani alla Via 116^ Strada a denominarsi n. 4.

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