La segreteria regionale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) denuncia in una nota che il carcere di Taranto «a seguito del grande sovraffollamento che sembra non finire mai, ha raggiunto quota 640 detenuti a fronte di 310 posti regolamentari e per questo ci sarebbero difficoltà anche a reperire letti e materassi, per cui il carcere di Taranto il più affollato della nazione, non può più ospitare detenuti, se non facendoli dormire per terra».

«E’ possibile – prosegue la nota del Sapper – che carceri come Cosenza abbiano 232 detenuti a fronte di 218 posti; Paola 229 a fronte di 182; Rossano 296 a fronte di 263; Catanzaro 682 a fronte di 633 e, addirittura sotto, Reggio 302 a fronte di 337 e Vibo 319 a fronte di 407 posti? In Puglia invece a Bari 461 detenuti per 299 posti; Trani 364 per 227 posti; Foggia 623 per 365 posti; Lecce 1099 per 610 posti e infine la vincitrice, Taranto. Anche altre regioni limitrofe come Campania e Abruzzo potrebbero accogliere detenuti».

Nel caso della Puglia, lunga 400 km, il Sappe respinge la motivazione addotta spesso per il sovraffollamento diseguale, quella della «territorialità della pena (i detenuti devono scontare la pena in carceri prossime alla residenza dei familiari) perché – spiega – «un detenuto di Trani, Foggia, Lucera, San Severo ristretto nel carcere di Taranto o Lecce è più lontano dalla propria famiglia di un detenuto Tarantino ristretto a Cosenza (circa 200 km) o Rossano (159); oppure un detenuto Leccese o Tarantino ristretto a Trani, Foggia, San Severo o Lucera sarebbe più lontano che se fosse ristretto a Lanciano o Vasto”. Il Sappe chiede perciò al capo Dap Basentini e al Ministro della Giustizia Bonafede “urgenti provvedimenti con vigorosi sfollamenti dalle carceri pugliesi».