Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha condannato a pene comprese tra i 18 anni e i 3 anni di reclusione 17 presunti affiliati a tre diverse organizzazioni armate di narcotrafficanti, due pugliesi con basi a Cerignola (Foggia) e a Trani e una albanese. La sentenza è stata emessa nell’aula ‘bunker’ di Bitonto al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Dda di Bari, i due gruppi criminali di Cerignola e Trani erano in collegamento con narcotrafficanti albanesi per l’acquisto della marijuana, e con trafficanti della Camorra campana e delle frange di ‘Ndrangheta radicate a Milano per il rifornimento di cocaina. Contatti sono stati accertati anche con organizzazioni salentine e baresi, mentre gli incontri per perfezionare tempi e modalità di consegna dello stupefacente avvenivano soprattutto a Roma e Palermo. Le figure attorno alle quali ruota questa indagine – secondo l’accusa – sono quelle dei pluripregiudicati di Cerignola Gerardo Fucci (condannato a 18 anni e 6 mesi di reclusione), e di Andria Angelo Aruanno (condannato alla pena di 12 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione), referenti dei due gruppi criminali che si approvvigionavano della droga dall’Albania.

Tra gli imputati c’è anche un esperto chimico, il 34enne pregiudicato di Cerignola Alessandro Amato, condannato a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione, che aveva allestito un vero e proprio laboratorio dove era in grado di trasformare chimicamente, dalla forma liquida a quella solida, la cocaina trafficata. L’inchiesta, risultato di quattro diverse indagini dei pm Antimafia di Bari Carmelo Rizzo, Giuseppe Maralfa, Lidia Giorgio e Giuseppe Gatti, portò nel novembre 2016 all’arresto degli imputati per traffico internazionale di droga e armi da guerra.