Definiva la guerra “cosa bestialissima”, negli appunti e nei disegni rimasti segreti fino alla sua morte chiedeva che “non si usassero mai”. Ma l’animo geniale non poteva arrestare l’inventiva e il lapis che disegnava macchine da guerra. Si intitola “il genio a Trani” e ha letteralmente invaso le stanze di palazzo Beltrani la mostra sulle macchine da guerra che è stata portata qui dall’ingegner Giuseppe Manisco, appassionato interprete del genio di Leonardo Da Vinci: le macchine da lui ideate e progettate, non furono mai realizzate. L’ingegner manisco invece, ha dedicato anni della sua vita alla realizzazione fedele di quei progetti.

Sono 26 i pezzi portati nella mostra tranese e rappresentano solo una parte della produzione realizzata e conservata a Galatone dall’ingegner Manisco con cui ha spesso viaggiato arrivando anche oltre oceano in una esposizione in Canada. A sua volta questa è solo una piccola parte delle invenzioni di Leonardo Da Vinci ricostruita grazie a documenti sparsi tra italia, in spagna, inghilterra e Francia: si stima possa rappresentare un quarto della progettistica di Leonardo Da vinci. Certo è che per l’ingegner Giuseppe Manisco è ancora tanta la strada da compiere per dare vita a tutte le macchine di cui vi sia un progetto di Leonardo di ser Piero da Vinci.