Il sospetto è che nel sottosuolo siano stati sepolti rifiuti pericolosi, anche se, al momento, non sembra esserci un pericolo imminente per la salute pubblica, essendo fortunatamente cessati i fenomeni di combustione. Resta alto, tuttavia (e non potrebbe essere altrimenti) il livello di attenzione sulla cava abbandonata di contrada Monachelle, alla periferia di Trani, ribattezzata col nome per nulla rassicurante di “cava dei veleni”. Nella questione, come noto, è coinvolta la Procura che, nell’ambito del procedimento penale già istituito e di concerto con l’amministrazione comunale, ha dato l’ok all’avvio dei primi interventi di natura ispettiva, da  effettuarsi sotto la direzione di un tecnico.

Ad aggiornarci sulla situazione, il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro e l’assessore comunale all’Ambiente, Michele Di Gregorio.

Altra questione spinosa, in materia ambientale, quella dell’ex Supercinema, il cui tetto in amianto continua ad essere motivo di preoccupazione per molti cittadini tranesi ed oggetto di una recente perizia disposta dalla Procura.