Il consiglio comunale di ieri, 31Marzo, ha scatenato una “bufera” di commenti e giudizi. In molti hanno espresso la propria opinione, qualcuno ha chiesto le dimissioni del sindaco, altri hanno parlato di maggioranza spaccata.

Rosa Uva, ex assessore della precedente amministrazione, scrive: «Ieri abbiamo assistito da cittadini ad un Consiglio comunale importante avente all’ordine del giorno argomenti determinanti e propedeutici al bilancio di previsione e dunque relativi alla visione programmatica di questa Amministrazione: Pef (piano economico finanziario) relativo all’AMiU e Tari ( tassa rifiuti )».

Prosegue: «Non posso non evidenziare come questa Amministrazione di sinistra abbia oggi, ancora una volta, evidenziato le divisioni esistenti, nel corso dell’esame dei provvedimenti, divisioni e spaccature relative ad una totale mancanza di visione e di programmazione comune, tanto da prevedere aumenti della Tari non supportati dalla stessa maggioranza. Credo che quanto accaduto debba far riflettere tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale ed esterne al Consiglio ma che vogliano condividere un nuovo progetto di rinascita per Trani. La nostra Citta’ è oggi allo sbando: i servizi offerti ai cittadini sono insufficienti, peraltro anche molto cari rispetto a quanto il cittadino possa ricevere in termine di agio, assistenza, tutela e sicurezza, sono due anni che assistiamo fermi ed inermi ad una situazione di sostanziale non governo».

E conclude: «Credo sia arrivato il momento di riaprire un dialogo tra tutte le forze politiche che sinceramente vogliano condividere un progetto politico nuovo, che parta da una comune visione politica e non certo finalizzato all’appagamento dei bisogni particolari di qualcuno, ristabilendo quella fiducia tanto cara ai cittadini ma purtroppo negata da evidenti carenze politiche ed amministrative. Bisogna tornare a interrogarsi su come si intenda amministrare questa Città, ma lo si può fare solo in un contesto di fiducia, di buon esempio e di buon governo. Questa classe politica ha ormai deluso le aspettative. Si può fare di meglio e con la consapevolezza che lo possiamo fare tutti insieme. Se così non fosse, lo stesso copione sarebbe destinato inevitabilmente a ripetersi»