L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), sottosezione di Trani, «ribadisce l’importanza di osservare in modo rigoroso i doveri di riservatezza e di sobrietà che devono connotare il magistrato, qualunque sia il contesto pubblico o mediatico in cui egli agisca».

Lo afferma in una nota del presidente della sottosezione, Michele Ruggiero, a conclusione di una assemblea riunita dopo la vicenda della pubblicazione della pm Simona Merra, che indaga sul disastro ferroviario di luglio, in atteggiamenti confidenziali con l’avvocato difensore di uno degli indagati della strage.

Per l’Anm di Trani, il rispetto di questi principi «risulta ancor più necessario nell’attuale sistema comunicativo in cui sono possibili pericolose strumentalizzazioni e la libertà di espressione e il diritto di riservatezza garantiti a ogni magistrato sono da contemperare con le legittime aspettative dei cittadini che attendono da chi rappresenta le Istituzioni gesti, atti e parole che manifestino compostezza ed equilibrio».

L’Anm auspica «con riferimento alle notizie giornalistiche di pratiche pendenti presso gli organi di garanzia e di controllo e riguardanti magistrati di Trani, un pronto e rigoroso accertamento, nell’interesse di tutti alla serenità e alla trasparenza». Sottolinea, infine, che «è preciso obbligo del magistrato denunciare, in modo formale e nelle sedi previste per legge, i comportanti deontologicamente scorretti o illeciti di cui egli abbia avuto conoscenza nell’esercizio delle sue funzioni, senza scegliere forme comunicative anomale e che, anche per la loro genericità insidiosa, possono creare discredito anche ai colleghi che svolgono la funzione giurisdizionale con onore e autorevolezza». Nei giorni scorsi era intervenute anche l’Anm di Bari ribadendo l’invito a un comportamento più sobrio da parte dei magistrati.