Il Movimento Cinque Stelle si esprime con grande preoccupazione in merito alla questione sicurezza della città ed ha pertanto provveduto ad inoltrare una segnalazione sul tema della sicurezza al Ministro dell’Interno, al Presidente della Provincia, al Questore ed al Prefetto invitando «a verificare i motivi per cui il sistema di videosorveglianza affidato al Commissariato di Polizia di Trani sia spento».

Scrivono infatti: «Da agosto 2015, dalle prime segnalazioni ricevute in merito, abbiamo allertato gli organi preposti, rivolgendoci poi al Ministero e alla Prefettura già a gennaio 2016. Non ci siamo arresi alle flebili rassicurazioni di rito ed abbiamo indagato sulle cause, scontrandoci anche in questo caso con la fiera dell’ovvio: non ci sono fondi sufficienti per esperire un bando di gara e provvedere all’affidamento del servizio di manutenzione; persino la più banale assistenza non viene più fornita dalle aziende, legittimamente decise a non intervenire senza un regolare affidamento ed una preventiva copertura finanziaria».

Proseguono sostenendo: «Almeno 15 telecamere distribuite nel centro abitato sono inattive da mesi e a nostro avviso portano due conseguenze negative: l’impossibilità di acquisire immagini utili all’attività investigativa e la mancanza di un forte deterrente per la criminalità. La situazione è da tempo insostenibile in città, i reati di ogni tipo si susseguono senza sosta ed i cittadini avvertono un enorme senso di insicurezza, al punto che i sindacati di polizia hanno coraggiosamente ed apertamente denunciato l’immobilismo del Ministero degli Interni e l’assoluta mancanza di risposta sui territori: al di là del loro encomiabile impegno, alle donne ed agli uomini delle forze dell’ordine non si può chiedere di sostituirsi agli organi ministeriali e prefettizi».

E concludono: «Per di più, a quanto ci risulta, le altre città limitrofe non subiscono il medesimo grave disservizio. Ne siamo contenti ma ci chiediamo: Trani fa parte della stessa Prefettura? Chiediamo di intervenire immediatamente per porre rimedio ad una situazione che dura da quasi un anno e che è ormai diventata irritante ed oltremodo pericolosa».