Antonio Loconte, Coordinatore Cittadino Riva Destra torna a parlare di Amet affermando che: «L’amministrazione continua a fare “orecchie da mercante” sulle numerose questioni riguardanti Amet s.p.a. che, puntualmente, cerchiamo di portare a conoscenza della cittadinanza. In data 11 Gennaio 2016 l’Autorità per l’energia elettrica ha notificato ad Amet s.p.a. la delibera 639/2015 nella quale, dopo una verifica ispettiva condotta nei confronti dell’azienda, riscontra una situazione critica nell’acquisizione dei “dati di misura” e nella trasmissione degli stessi  agli utenti dei traders e al G.S.E. s.p.a. (Gestore dei Servizi Energetici)».

Loconte prosegue ponendo attenzione ai controlli effettuati e ai rischi ormai inevitabili: «I controlli effettuati dall’Autorità hanno evidenziato che Amet s.p.a. non è in grado di acquisire i “dati di misura” di circa il 10%  dei punti di prelievo e della quasi totalità dei punti di immissione e di produzione; l’azienda, inoltre, presenta carenze organizzative nel trasferimento dei dati di misura acquisiti nel sistema di fatturazione e tale mancanza comporta ritardi nell’invio dei dati di misura ai soggetti interessati. La situazione di Amet s.p.a. è estremamente delicata e la delibera dell’Autorità per l’energia elettrica assume il valore di  “ultimatum”: Amet s.p.a., infatti, deve effettuare entro 6 mesi (scadenza Luglio 2016) l’intervento tecnico finalizzato al ripristino della funzionalità di tutti i concentratori installati nelle cabine secondarie per consentire la tele-lettura; deve entro 12 mesi (scadenza Gennaio 2017) mettere in servizio un software commerciale adeguato all’adempimento dei propri obblighi informativi; deve inviare, entro il 30 Giungo 2016, alla Direzione Osservatorio, Vigilanza e Controlli dell’Autorità una relazione sugli interventi programmati per raggiungere gli obiettivi delineati».

E continua: «L’inadempimento delle prescrizioni previste dall’Autorità espone l’azienda ad una serie di conseguenze gravissime previste dall’art. 2, comma 20, lettera c) della legge 481/95: Amet s.p.a. rischia la sospensione o la decadenza della concessione!Il tempo scorre inesorabile e il silenzio che avvolge l’intera vicenda è assordante: Riva Destra pretende dai vertici aziendali delle risposte immediate riguardo lo stato degli adempimenti per evitare il tracollo definitivo dell’azienda centenaria. L’amministratore delegato, insediatosi 3 mesi or sono, dovrebbe chiarire alla cittadinanza come intende riorganizzare Amet s.p.a.: ad oggi l’azienda va avanti grazie allo sforzo di dipendenti che ricoprono ruoli marginali all’interno dell’organigramma e che, con il loro costante impegno, cercano di evitare il tracollo».

Antonio Loconte conclude: «Emblema della disorganizzazione aziendale è rappresentato dalla decisione di rivolgersi a società esterne per procedere alla fatturazione con il nuovo layout (bolletta 2.0) previsto dall’Autorità: nonostante la presenza nell’organigramma di Amet s.p.a. di un quadro responsabile nel settore “sistemi informativi” si è preferito affidare l’incarico al di fuori dell’azienda. Confidiamo in una presa di coscienza di amministrazione comunale e vertici aziendali affinché diano finalmente delle risposte concrete ai tanti dubbi sollevati negli ultimi mesi».