«Da gennaio ad oggi Amiu ha raccolto Kg. 13.087.019,00 di rifiuti differenziati, Kg. 3.907.670,00 di rifiuti indifferenziati. Pertanto, il costo del conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati dovrebbe essere (per eccesso) pari a circa 580 mila Euro (3.907 Tonnellate X € 150 costo di smaltimento = € 586.050,00). Alla notevole riduzione di rifiuti indifferenziati smaltiti presso gli impianti preposti, non corrisponde però una riduzione dei costi per il cittadino». Lo scrive in una nota l’ex consigliere comunale Maria Grazia Cinquepalmi.
«Infatti, il comune continua a corrispondere ad Amiu oltre 220/230 mila Euro al mese per lo smaltimento in discarica. E’ chiaro che il comune paga Amiu ad “occhi chiusi” senza le dovute verifiche. Altra grave anomalia: non si comprende, per quale motivo, l’importo dei proventi ricavati dalla vendita della frazione organica, della carta e dei cartoni, del vetro, della plastica, per espressa disposizione del Comune di Trani vengano trattenuti da Amiu.
E si, il “gestore” Amiu è autorizzato dal Comune a far suoi i ricavi della vendita dei rifiuti da spendere come meglio crede, anziché scomputarli, per esempio, dai costi di conferimento dei rifiuti in discarica, oppure utilizzarli per riconoscere premialità ai cittadini virtuosi.
In parole povere il Comune “regala” ad Amiu i ricavi della raccolta differenziata procurando un evidente  danno ai cittadini. La raccolta porta a porta è stata estesa a tutta la città dal 1° settembre 2020. I ricavi delle vendite della plastica, vetro, carta, cartoni e ferro, riferiti agli ultimi 4 mesi del 2020 sono stati di circa 250 mila Euro così come risulta dal bilancio Amiu al 31/12/2020. Un Comune virtuoso, attento al benessere dei cittadini, dovrebbe promuovere e pretendere dalla sua partecipata Amiu l’introduzione della tariffazione puntuale (il cittadino paga in base a quanti rifiuti produce) sia per responsabilizzare l’utente sia per ridurre la produzione dei rifiuti.
Chiedo a questa amministrazione se la raccolta dei rifiuti fosse stata affidata ad un gestore “terzo”, avrebbe rinunciato ai proventi della differenziata in favore della stessa?
Un’amministrazione davvero “trasparente” dovrebbe coinvolgere maggiormente il cittadino, il protagonista della raccolta differenziata, comunicando quelle che sono le reali somme entrate nelle casse comunali dalla vendita dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata a dimostrazione del fatto che i rifiuti sono una risorsa se differenziati al meglio e riciclati.
Sarebbe il caso che l’Amministrazione sollecitasse la propria partecipata ad introdurre un sistema per ridurre i costi, piuttosto che cercare escamotage per nascondere oneri che diventano giorno dopo giorno sempre più esorbitanti, senza alcun visibile o concreto risultato in termini di efficienza e convenienza del servizio per la città e per i suoi cittadini.
Le lamentele, i disagi, l’inottemperanza al contratto di servizio da parte di Amiu, sono sotto gli occhi di tutti.
I proventi della differenziata, frutto del sacrificio e dell’impregno dei cittadini devono essere resi noti mese per mese e riconsegnati ai legittimi  proprietari, i cittadini di Trani. Gli stessi devono essere utilizzati per ridurre i costi di smaltimento e la conseguente TARI; solo così tutti i cittadini, e non solo “pochi fortunati”, potranno toccare con mano i vantaggi derivanti da una sempre maggiore raccolta differenziata».