«Non avrei voluto intervenire in merito, ma quando mi chiamano in causa sono solito rispondere. La mia attenzione si è soffermata su un comunicato stampa che intenzionalmente voleva mettere in discussione il mio operato di assessore comunale all’edilizia scolastica. A rendermi irrequieto è stata l’affermazione che “da settembre anche le scuole di Trani dovrebbero riaprire”, perché è una data che ben conosco e che tutti conosciamo, e proseguendo mi si chiede “in quali condizioni”. Nello stesso tempo però si dice che “a breve il Ministero dell’Istruzione dovrebbe pubblicare le linee guida che disciplineranno la ripresa dell’attività scolastica”. Garantisco che non ho mai fatto il veggente e quindi anche io sto attendendo le disposizioni ministeriali per eventuali disposizioni ed interventi sui plessi scolastici di competenza comunale». Interviene così, in una nota, l’Assessore ai Lavori Pubblici di Trani, Domenico Briguglio, rispondendo alla nota di Attilio Carbonara di Prospettiva Trani.

«E’ documentato con trasparenza, caratteristica che mi ha sempre contraddistinto, che ho reperito fondi per la ristrutturazione degli edifici scolastici della città di Trani e che a giorni cominceranno visto che le gare e gli affidamenti sono stati espletati. Pertanto non capisco questo inutile attacco fatto nei confronti dell’amministrazione comunale, dei dirigenti dell’ufficio tecnico e dall’assessorato che rappresento.

Per quanto riguarda gli istituti provinciali voglio ricordare che hanno un loro piano di riordino e non sono certamente io, come assessore comunale, a determinare le loro linee guida.

Sulla “necessità di interventi nelle scuole per adeguare gli spazi per consentire agli studenti di accedere con un congruo distanziamento tra loro”, credo, anzi ne sono certo, che il compito sia dei dirigenti scolastici su indicazione del Ministero dell’Istruzione, come per gli strumenti di didattica a distanza.

Infine per l’adeguamento delle palestre ricordo che c’è già un progetto finanziato ed esecutivo, mentre per quelle dei plessi provinciali la competenza è della Provincia e non dei comuni, perché sono due ordinamenti diversi, con due bilanci diversi.

Concordo, invece, sul termine “tante” associazioni sportive e, a tal proposito, invito lo scrivente del comunicato, qualora dovesse avere un piano per sistemarle tutte, a presentarlo. Sappia, però, che il nostro interesse di amministratori è quello di poter accontentare la maggior parte delle associazioni che operano sul territorio. Infine l’invito è a documetarsi bene quando si chiama in causa l’assessorato che rappresento».