“Dobbiamo parlare di Belardi (che ora, più grandicello, non frequenta più la Baldassarre ma qui è cresciuto, anche sportivamente, sotto l’ala del suo prof di educazione fisica Raffaele Musicco, nda)- “dobbiamo parlare di Belardi, Melillo e Porro”.

Se li guarda e riguarda e li sfoglia mentre parla, gli articoli e le foto che si è stampato per l’occasione. Li guarda e riguarda come fossero figli suoi che si sono fatti onore, come suol dirsi, fuori dal “recinto” rassicurante della Baldassarre, dove sono cresciuti e crescono. Marco Galiano, dirige la Baldassarre da cinque anni ed ha un debole per lo sport (ma anche per la musica) e sono per lui doppio motivo di soddisfazione gli exploit di Francesca Mellillo e Federica Porro ai campionati nazionali di nuoto giovanili e l’ennesimo record nel salto con l’asta di Gabriele Belardi.

“Ormai di questi ragazzi è stato detto tutto nei giorni scorsi, soprattutto tramite i social ed i mezzi d’informazione- esordisce Galiano-. “Certo, Gabriele Belardi ha mosso i primi passi del suo cammino di atleta proprio qui alla Baldassarre e sono contento che, anche col nostro aiuto, dei suoi docenti della nostra scuola sia riuscito ad incanalare nello sport quella esuberanza, quella grande vivacità che lo contraddistingue. Certo, poi il suo allenatore (Lorenzo Giusto, nomen omen, nda) lo ha affinato tecnicamente- osserva ancora il Dirigente- ma credo che qui alla Baldassarre si sia compiuta quella prima fase di maturazione del ragazzo, che ha saputo coniugare il suo entusiasmo, con l’abitudine all’osservanza delle regole, riuscendo a dosare l’energia della sua gioventù, con la capacità di procurarsi una giusta mentalità, uno stile di vita e di studio adeguati per compiere quel processo di maturazione”.

E poi ci sono loro, Francesca e Federica, pure loro, vere e proprie top player, nella loro disciplina, il nuoto. “Con loro il discorso é un po’ diverso”- riprende il Dirigente- “le ragazze hanno seguito, Melillo per prima e poi Porro, il loro percorso fuori dalla nostra scuola, con intensi e duri allenamenti ed una società (la Netium, nda) che le ha forgiate. Ma- conclude il Preside- credo che anche nel loro caso, la nostra scuola abbia fatto la sua parte: abbiamo certamente agevolato le ragazze nel gestire il doppio impegno quasi quotidiano (studio e allenamenti) ed anche nel loro caso, con il lavoro dei docenti, abbiamo affinato le loro personalità, insegnando loro la metodicitá, la consapevolezza delle proprie qualità inerenti la personalità, il loro carattere e, ancora una volta, l’abitudine ad osservare le regole del vivere quotidiano nella scuola e nella vita”.

Giovanni Ronco Responsabile della Comunicazione Istituzionale scuola Baldassarre