Giovedì 4 aprile, alle ore 19,30, a Trani, presso la sala Aurelia della Parrocchia dello Spirito Santo, l’Associazione Alzheimer BAT ODV presenterà il progetto denominato “Sportello di Ascolto”.

L’iniziativa, partita lo scorso mese di gennaio, è del tutto gratuita e vuole essere un primo orientamento per i pazienti e i loro familiari che purtroppo vivono l’esperienza di questa malattia.

In particolare, fornendo informazioni sulla stessa patologia, sulla rete dei servizi presenti sul territorio e offrendo un supporto psicologico personale e familiare.

Per Nicola Ulisse, presidente dell’Alzheimer BAT ODV, la gestione e l’organizzazione di un malato affetto da demenza comporta un accudimento quotidiano e continuo per via delle numerose e imprevedibili situazioni che si presentano. E, soggiunge, non è esagerato sostenere che si tratti di una patologia di crescente rilevanza sociale, perché coinvolge e incide sull’intero nucleo familiare.

Si pensi a chi lavora e intende prendersi cura del proprio caro questo. E’ immaginabile che non possa farlo a lungo, anche se affiancato da una rete familiare coesa, che è, comunque, essenziale, ma non sufficiente, in quanto le conseguenze a cui si espone sono inevitabili sotto molteplici aspetti.

Il dispendio di energie e di risorse per l’assistenza di un paziente del genere è notevole, mentre quelle psicologiche, fisiologiche ed economiche sul caregiver sono incalcolabili.

L’incontro vuole cercare di condividere le esperienze di chi ha avuto un proprio caro affetto da questa malattia, di raccomandare la necessità di avere una diagnosi precoce, di iniziare il trattamento più opportuno e anche con quello non farmacologico e, non meno importante, di rendere note, per quanto possibile, le problematiche a cui porta questo tipo di malattia.

All’incontro prenderanno parte le dottoresse Margherita Caruso e Marina Taccardo, facenti parte del gruppo di psicologhe impegnate nell’iniziativa, la dottoressa Anna Maria Salerno, che è la coordinatrice dello Sportello di Ascolto, e il parente di un malato d’Alzheimer.