“L’Anfiteatro “Open Air”, iniziativa molto apprezzata a livello regionale, è stato realizzato attraverso un progetto regionale. Come sempre quando si redigono progettualità lo si fa ritenendo di proporre iniziative apprezzabili da parte di chi dovrà approvarli, oltre che, doveroso sottolineare, necessario seguire le direttive dettate dai bandi nel proporre idee, soggettive si, ma mai casuali.

In questo caso, vista la vocazione culturale della Città di Trani, siamo partiti dal considerare di vivere in un paese civile nel quale le iniziative culturali vengono apprezzate e gli arredi urbani custoditi e rispettati.

Assisto dunque con dispiacere al dibattito locale fatto di polemiche che ritengo, se mi è permesso, poco costruttive ed inutili, se solo si pensa al favore ed alla soddisfazione che si dà ai vandali che danneggiano i nostri beni pubblici. Mi sarei aspettato un coro unanime da parte di tutti nell’additare la inciviltà di alcuni soggetti della nostra Comunità.

Vorrei precisare, solo per dovere di cronaca, che, proprio trattandosi di “Open Air”, la scorsa estate la struttura è stata molte volte richiesta ed utilizzata per iniziative culturali di vario genere (l’Amministrazione ha anche provveduto a dotarla di allaccio elettrico, fornito gratuitamente ai richiedenti) e, già in questi giorni è arrivata la prima richiesta per la prossima stagione estiva.

Come promotori delle iniziative del Distretto Urbano del Commercio di Trani (ritenuto uno dei più interessanti della regione) ribadiamo la disponibilità , così come fatto in passato quando abbiamo invitato tutti i Consiglieri comunali ed assessori, ad illustrare il percorso che si sta seguendo nel realizzare un Progetto di Governance collettiva e condivisa tra le categorie del commercio e turismo e la pubblica amministrazione locale secondo le direttive dettate dalla regione. Percorso molto complesso ed articolato che non si limita alla installazione della struttura teatrale.

Circa il posizionamento della struttura, chiaramente ci rimettiamo alle decisioni che il Sindaco (che è il presidente del DUC Trani) vorrà intraprendere, a cominciare dalla eliminazione dei pannelli circostanti in modo da renderlo ancor più “aperto” al fine di evitare la possibilità di nascondersi, oltre alla verifica della possibilità di trasferirlo in un luogo circoscritto.

Ma sarebbe una sconfitta di civiltà, non solo per chi lo ha ideato e realizzato, ma per tutta la nostra Comunità tranese”.