In giro ci sono menti malate. Questa é una frase che si sente, purtroppo, sempre più e che corrisponde, purtroppo ad una verità oggettiva.
Come le chiamereste le menti di chi lancia sassi contro treni in transito ?(a Trani), episodio che ha dei precedenti e non è nemmeno isolato. Come classifichereste le menti di chi apre estintori nei corridoi scolastici e ne diffonde il contenuto?

Ieri inizialmente abbiamo tutti riso alla lettura dei foglietti, poi quando ci siamo resi conto che gli stessi erano anche in altre due stazioni non abbiamo riso più. Poi quando ci hanno riferito del contenuto della valigetta lasciata a Trani le nostre espressioni sono degradate alla modalità “inquieto” data da una situazione quanto meno inquietante e difficilmente gestibile da ragazzini. Pure il teatro colpito a Mosca dai terroristi era in un luogo “periferico” come la nostra Trani é periferica rispetto ad un eventuale scacchiere-scenario degno di attacchi terroristici. Eppure… Eppure, non é la prima volta che si rivolgono minacce a Trani in riferimento ad un luogo dal forte valore simbolico come il Palazzo di giustizia, con tutti i risvolti contraddittori che quel Palazzo porta con sé negli ultimi anni.

Pensiamo ai giudici indagati e/o condannati in generale o in particolare a sentenze o pronunciamenti di giudici continuamente rinviati, caso collegato invece alla contemporaneità e che mi vede coinvolto come testimone diretto, se vi sono accuse contro professionisti collegati direttamente o indirettamente alla politica: una causa intentata da anni che vede un componente di un partito di maggioranza tranese nelle sue vesti di professionista, viene di continuo ed inspiegabilmente rinviata, nel pronunciamento dei giudici. Queste contraddizioni e mistioni tra politica e giustizia rendono inevitabilmente quel Palazzo di giustizia un simbolo soggetto “debole”, meritevole di cattivi pensieri, per fatti del passato e del presente. E se le cosiddette “menti malate” decidessero di colpire davvero?

Pure l’ex boss Annacondia in un’intervista recente aveva detto che gli frullava l’idea di colpire la Cattedrale. Questo per dire: Trani ha luoghi simbolo che potrebbero far gola, con scuole e altri luoghi pubblici a latere, che ci sono comunque, come in ogni altra città.
In tempi come questi, dunque, in cui tutto può succedere, nel bene e nel male, nel piccolo della cosa pubblica o nel grande della gestione di un governo nazionale, ogni moto di prudenza come quello assunto ieri dal sindaco Bottaro é cosa buona e giusta. E chiacchiere non ce ne vogliono, per stavolta (commenti sui social compresi).