Ho deciso di non mettere più becco nelle gestioni di oggi che riguardano strutture alle quali la cittadinanza accede pagando. Chi gestisce ha dei costi, specie di manutenzione ed al momento fa pagare ai cittadini l’accesso per poter usufruire di un servizio. Faccio quindi esempi atruali, che sono direttamente proporzionali alla mancanza di vere strutture pubbliche, cioè che il Comune di Trani detiene e, grazie alle nostre tasse, ai contributi di noi cittadini, dovrebbe rendere gratuite: non abbiamo teatri o auditorium comunali e chi vuole organizzare manifestazioni di carattere musicale o teatrale o vuole far esercitare i giovani nelle nobili arti, deve pagare per accadere all’Auditorium di San Magno, cito questo perché ultimamente è fra i luoghi più frequentati in tal senso. Vero, ma si paga e chi lo gestisce, il parroco don Dino porrà sicuramente le sue giustificazioni legate a manutenzione e mantenimento della struttura. Stesso discorso per San Luigi, gestita come auditorium dalla diocesi e tenuta in ordine nell’organizzazione e nell’osservanza del decoro dal buon Franco Pagano: la buonanima di don Vincenzo Franco, benedizioni vuole avere, la volle come punto di riferimento culturale aperto alla Città. Tutto giusto ma anche qui si paga per promuovere manifestazioni o utilizzarlo come luogo di recitazione o canto per i giovani. La motivazione resta quella della manutenzione e mantenimento del luogo.

Andiamo allo sport: in città latitano, scarseggiano spazi aperti, pubblici, gratuiti per far svolgere attività sportiva a giovani ma anche adulti: anche in questo caso, se vuoi muoverti devi pagare: Capirro, e credo che si debba essere soci se non sbaglio, il nuovo Montefalcone, luoghi privati, nulla da eccepire. Ma se ragazzi vogliono giocare a baaket in via Gisotti, campetto pubblico, dato in gestione all’Avis, devono anche pagare. I responsabili da noi interpellati a suo tempo, ci spiegarono che c’erano costi di manutenzione. Ragazzi, mettiamoci l’anima in pace: è così e non possiamo, al momento farci nulla. Ragioniamo in termini futuri dunque, seguitemi: avendo esaurito tutti i tipi di aspettative da parte di chi governa attualmente, chiedo a chi verrà al governo, e non manca molto, di riservare fondi specifici, magari togliendo tutti quei soldi inutili elargiti ad associazioni fantasma, buone come bacini elettorali (dura verità), chiedo di riservare fondi, anche con quelli delle nostre tasse, per garantire spazi pubblici ed assolutamente gratuiti, gestiti dal Comune e non da altri, per far svolgere attività sportive e culturali a tanti, tantissimi giovani ed adulti, cittadini come tutti gli altri, che non possono permettersi di pagare quote, iscrizioni, balzelli vari, per usufruire di diritti sacrosanti: quelli della crescita personale, dell’affinamento, dello sviluppo, del sano svago. Può essere uno dei primi obiettivi di chi vuole governare? Perché siamo stanchi di chi vende letame come cioccolata, quelli di oggi, o vivono di ricordi e di fregnacce social, quelli di ieri. In entrambi i casi, sinistra geneticamente modificata e avariata e vecchia destra nostalgica di non si sa bene cosa, hanno fatto danni a questa città. Ripartiamo dai “fondamentali”, quindi e non dal fumo negli occhi. Si garantiscano servizi e strutture gratuite alla cittadinanza. E prossimamente ci occuperemo del capitolo parcheggi, in tal senso. La bella stagione si avvicina e qua stiamo ancora ai grattini ed alle strisce blu destinate ad allargarsi… chi verrà vedrà…