Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Mimmo Briguglio, segretario di Azione Trani:

«C’era una volta… effettivamente non è il modo migliore per l’inizio di una relazione tecnica, ma in questo caso, come si suol dire, quando ci vuole ci vuole. C’era una volta…
una città con una illuminazione pubblica che faceva invidia anche a città ben più grandi. Sto parlando della città di Trani dove fino a qualche mese fa gli impianti di illuminazione pubblica erano gestiti dalla municipalizzata AMET, mentre ora l’amministrazione Comunale ha affidato la gestione alla City Green Light e anche l’efficientamento energetico con la sostituzione delle lampade esistenti con nuove lampade a LED.
Tutto questo appare estremamente bello e gratificante per noi cittadini tranesi, se non ci fossero alcuni problemi evidenti.
Il primo problema è legato al cosiddetto efficientamento energetico che prevede la sostituzione delle lampade in uso con lampade a led a basso consumo che dovrebbero mantenendo però lo stesso livello di luminosità pre-esistente.
Ebbene questo non sta avvenendo. Ci sono strade dove prima l’illuminazione era eccellente, mentre ora occorre girare con una lampada tascabile per farsi notare. Così è troppo facile fare efficientamento energetico. A questo punto per ottenere il massimo e l’abbattimento dei costi del 100% si potrebbe proporre di tenere spento l’impianto.
La situazione non cambierebbero molto in alcune aree della città già ‘efficientate’.
Le vecchie lampadine sostitute avevano una alta luminosità espressa in “lumen”, mentre le nuove appaiono come delle lucine ‘da camposanto’.
È vero, però, che l’intervento sull’illuminazione rispetta il contratto sottoscritto tra l’amministrazione e la City Green light e cioè si sta rispettando la normativa sull’illuminamento delle strade (sui valori minimali), l’inquinamento luminoso è drasticamente diminuito, ma tutto questo non è quello che vogliono i cittadini tranesi.
I cittadini tranesi vogliono l’illuminazione come era prima e basta.
Altro aspetto poco chiaro è quello che riguarda i CERTIFICATI BIANCHI, ovvero i soldi che incassa chi fa efficientamento energetico.
Ebbene nel caso della pubblica illuminazione di Trani, i soldi dove vanno a finire?».