Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dei consiglieri comunali del gruppo CON:

«Il Consiglio Comunale è convocato per parlare dei problemi dei cittadini e non certo di quelli di Puglia Popolare. Abbiamo, quindi, deciso di non intralciare i lavori per rispondere alla Consigliera Donata Di Meo che difendeva l’operato dell’assessore del suo partito Carlo Laurora omettendo, però, di suggerirci i successi amministrativi ottenuti o di chiarire la sua appartenenza a più partiti.

Un partito che oggettivamente non sappiamo nemmeno quale sia effettivamente. La Consigliera Donata Di Meo (titolare di ben 4 cariche Consigliere Comunale – Capogruppo – Segretario Cittadino e Consigliere Provinciale), infatti, afferma di essere di Puglia Popolare ma partecipa ai lavori delle commissioni e del Consiglio con il partito Popolari con Bottaro Sindaco.

Un po’ come Carlo Laurora (assessore per i Popolari con Bottaro Sindaco, Segretario Regionale di Puglia Popolare e Vice Coordinatore Regionale UDC) che partecipa, a seconda delle cariche che ricopre, alle riunioni del centrodestra o del centrosinistra.

Un partito, infine, che sembra composto principalmente da due persone; l’Assessore Carlo Laurora che ricopre una serie di cariche politiche e amministrative e la Consigliera Donata Di Meo che ricopre tutte le altre.

Abbiamo avuto l’esigenza di denunciare questa situazione nonché di segnalare una serie di stucchevoli dichiarazioni di Carlo Laurora come quella sull’insegna della Guardia di Finanza, sull’inutilità del mercato settimanale e sulla soppressione della Shoah, che meritavano una chiara presa di posizione.

Dichiarazioni che l’Assessore Carlo Laurora, in risposta alle precise interrogazioni del Consigliere Gianni Di Leo durante l’ultimo Consiglio Comunale, ha confermato e rilanciato con impudenza tanto che in sua difesa non è intervenuto alcuno.

Il problema delle dimissioni di Carlo Laurora, comunque, non è più nostro. Avevamo l’obbligo morale di denunciare quanto accertato e lo abbiamo fatto con trasparenza.

Gli assessori sono nominati dal Sindaco e in mancanza di dimissioni solo lui può revocarli.

Sarà, quindi, il Sindaco a valutare l’operato politico/amministrativo di Carlo Laurora che ai cittadini, per vero, è poco noto. E sarà sempre il Sindaco, quindi, a dover relazionare i cittadini circa i provvedimenti amministrativi, e sui risultati ottenuti, sui quali ha operato l’assessore».